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“La storia di Jack e Rose”

Creato il 04 maggio 2010 da Cinemaleo

2005: The Ballad of Jack and Rose di Rebecca Miller

“La storia di Jack e Rose”
 
“La storia di Jack e Rose”

Presentato al Sundance e al 55° Festival di Berlino (ma non solo), mai distribuito nelle sale italiane.

Certo che gli sceneggiatori hollywoodiani non si sa proprio dove vadano a trovare le loro storie… E’ il primo pensiero che viene alla visione di questo film dove tutto appare (almeno per chi americano non è) assurdo e non probabile: dal racconto ai personaggi. Alla fine però pensi che forse La storia di Jack e Rose vuole essere solo una metafora, un requiem degli anni 60-70 e dei figli dei fiori: un’epoca piena di ideali speranze illusioni… tutto miseramente fallito, almeno secondo il film. Ma forse la metafora è sulla famiglia e la sua crisi, sull’impossibilità di un rapporto corretto ed equilibrato tra le diverse generazioni… Potrebbe anche essere la metafora dell’incontro-scontro tra ieri e domani, tra utopia e realtà, tra chi rimpiange il passato e chi è proiettato decisamente verso il futuro. Ogni spettatore darà la sua interpretazione a questo strano film, certamente interessante, ma che non risulta particolarmente gradevole e comprensibile.

Rebecca Miller (moglie del protagonista, nonché figlia del celebre Arthur) mostra abilità come regista (questo è il sue terzo film): ha senso del ritmo, utilizza al meglio la macchina da presa, sa come valorizzare paesaggi e attori. Come sceneggiatrice soddisfa di meno.

Plauso incondizionato agli interpreti. Daniel Day-Lewis offre ancora una volta una dimostrazione delle sue capacità camaleontiche: tra i più grandi attori attualmente in circolazione, sa come affrontare ogni tipo di personaggio e regalare agli spettatori sempre prestazioni di altissimo livello. Camilla Belle, in altri film deludente, evidenzia qui notevoli doti interpretando con bravura un ruolo non certo facile. Catherine Keener conferma di essere una delle migliori caratteriste di Hollywood, ma non solo (giustamente ha ricevuto vari riconoscimenti per la sua performance in questo film).

p.s.

Una chicca: le canzoni di Bob Dylan costituiscono la colonna sonora del film

scheda 

premi e riconoscimenti


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