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Maze Runner – La fuga di Wes Ball: la recensione

Creato il 15 ottobre 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

MAZE_VER_B_70X100_SOLO-ONLINE-copiaSecondo capitolo debole e privo di attrattiva

Accantonato (forzatamente) l’esperimento sociale, nel secondo episodio della serie Maze Runner scompare quasi tutto quello che di buono aveva trovato spazio nel primo capitolo. Difatti Maze Runner – La fuga si tramuta realisticamente in un survival zombie movie come tanti altri, dalla resa mediocre e dallo svolgimento approssimativo.

Abbandonato il labirinto, Thomas e i suoi amici vengono prelevati da un gruppo paramilitare, che li porta in un edifico segreto e al sicuro dalla WCKD. Tuttavia qualcosa non è del tutto chiaro e Thomas convince i suoi compagni di viaggio a inoltrarsi nella Terra Bruciata per raggiungere il gruppo rivoluzionario Braccio Destro.

C’erano tante attese attorno alla pellicola diretta da Wes Ball e la causa di ciò risiedeva nella bontà complessiva di Maze Runner – Il labirinto. Purtroppo le aspettative si sono sgonfiate precocemente e hanno messo in evidenza una pochezza di contenuti e di realizzazione filmica. Infatti Maze Runner – La fuga si perde nelle sequenze di fuga, nelle buie istantanee di un mondo post-apocalittico, nel quale è difficile comprendere chi siano i buoni e chi i cattivi. E tutto ciò perde di mordente nel momento in cui la pellicola fa leva sulla minaccia (incarnata da zombie infetti e potenzialmente pericolosi), mentre i personaggi (caratterizzati abilmente nel primo capitolo, ma che qui vengono lasciati in balia di una sceneggiatura scarna) scappati dal labirinto non fanno altro che intraprendere un viaggio a tappe, che poco svela e che progressivamente annoia.

Maze Runner – La fuga si dimentica di ciò che era successo nel precedente film e comincia ad accatastare pericoli e mostri di vario genere, tradimenti e ricordi del passato, ma tutto ciò non aggiunge nulla alla trama e fatica ad accattivare lo spettatore, che si ritrova di fronte a un prodotto di genere malamente assemblato.

Pellicola della durata di 120 minuti e spiccioli, Maze Runner – La fuga perde di contenuto, di azione e ritmo. Un peccato “mortale” che spazientisce, che fa perdere appeal e che rende inutile e poco interessante la visione del terzo capitolo.

Uscita al cinema: 15 ottobre 2015

Voto: *


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