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Mediterraneo- "Odissea all'alba" /Charles Bouchard / Chi è costui ? E il "dopo" Gheddafi?

Creato il 28 marzo 2011 da Marianna06

Da questa mattina, a tutti gli effetti, ha preso il comando delle Forze Nato, per le operazioni militari in Libia ,il generale dell'esercito canadese Charles Bouchard.

La decisione di affidare il comando ad un ufficiale canadese è stata presa concordemente ieri, 27 marzo, da tutti i 28  Stati-membri dell'Alleanza Atlantica.

Nel mentre giungevano notizie  dal Vertice dell'Unione Africana,  tenutosi ad Addis Abeba, di una possibile mediazione sul conflitto(ennesimo specchietto per le allodole) ,con gli occidentali,  da parte di Gheddafi e del suo esercito.

Esercito, per altro, pagato a fior di quattrini e  a gratificanti  promozioni sul campo.

Anche questa è notizia dell'ultima ora.

Ma, tornando a Bouchard, egli pare l'uomo giusto al momento giusto,  sopratutto allo scopo di eliminare anche qualsiasi conflittualità, stavolta di natura politico-diplomatica, tra Francia e gli altri componenti della NATO.

Italia inclusa.

Charles Bouchard è nativo del Quebec (Chicoutimi), militare di carriera, ed è entrato nelle forze armate del suo Paese nel 1974.

La sua base d'appoggio è ovviamente Napoli, dove da sempre ha sede il quartiere generale dell'Alleanza Atlantica.

Bouchard, piccola curiosità, è anche  un abile pilota d'elicotteri.

Il comando militare di "Odissea all'alba" a lui affidato insomma è una garanzia. E questo è confermato  ufficialmente tanto da parte statunitense  quanto canadese che ancora dall'unanimità dei consensi degli altri Paesi membri.

Il nodo irrisolto invece della difficile situazione libica(mentre noi non facciamo altro che solo  lamentarci ed allarmarci per lo sbarco dei profughi a Lampedusa), è il "dopo Gheddafi".

E' il "dopo Gheddafi", anche se la risoluzione ONU non contempla la cacciata del dittatore ma semplicemente la protezione dei civili dalle sue vessazioni ed angherie, che si traducono in morte certa poi per chi gli è contro, che deve preoccupare sul serio il mondo occidentale e quei Paesi, in particolare, che si affacciano sul Mediterraneo.

E qui, sappiamo bene, che per quel che concerne la nostra politica estera c'è molto poco o niente.

E questo è il peggio.

Mentre così non sarà per la Francia di Sarkozy e, quasi certamente, per gli altri Paesi -NATO.

Allora?

Allora, mentre un abile stratega dirigerà le operazioni militari, interverrà pesantemente per l'embargo marittimo delle armi  (è cosa certissima) e si spenderà, all'opprtunità, anche negli interventi umanitari in mare (ègià avvenuto con la fregata HMCS Charlottetown), per noi sarebbe il caso di cominciare a studiare più da vicino questa Libia, della quale poi, a conti fatti, abbiamo dato dimostrazione, nella circostanza, di sapere poco o nulla.

E questo...ovviamente per il "dopo" , che con tutte le sue incognite (gas? petrolio? sì, nucleare? no,  nucleare?), non è certo poi così troppo lontano.

 

 A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

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