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Milano Expo 2015

Creato il 09 maggio 2015 da Flavio
Milano Expo 2015Primo assaggio dell'Expo di Milano. La partenza non è sicuramente delle migliori. Dopo un lungo ed intenso ballottaggio ho deciso di raggiungerlo utilizzando l'automobile. Confidando nella nuova viabilità di Pero, nonostante le difficoltà ad impostare la destinazione sul navigatore, ho optato per la macchina. Da subito appare evidente che il parcheggio risulta quasi impossibile nonostante il numero non eccessivo di visitatori. I parcheggi ufficiali sono male segnalati ed i parcheggi non regolari costano ben € 20 al giorno. Ho tentato, allora, di parcheggiare nelle zone abitualmente utilizzate dei lavoratori delle fabbriche nei dintorni per le loro macchine durante la giornata lavorativa. Lasciata la macchina e dopo appena 15/20 minuti a piedi si raggiunge il sottopasso della speranza, per nulla indicato, e la strada porta dritta fino ai cancelli con il metal-detector, ma la segnalazione per le casse dove fare i biglietti è alquanto scarsa. Se per errore, quindi, si raggiunge l'ingresso si deve, poi, tornare indietro ed acquistare i biglietti alla stazione dei treni dove nessuno penserebbe mai che ci possa essere la biglietteria dell'Expo. Per fortuna qui cosa si è svolta in modo rapido e veloce, una fila scorrevole ha permesso l'acquisto di biglietti per la serata. Sì, perché la decisione è stata quella di sperimentare l'Expo nell'edizione serale. Quindi con la spesa di cinque euro si hanno quattro ore a disposizione per girare i padiglioni.Il tempo è oggettivamente poco per tutto quello che c'è da vedere. Ho fatto in tempo a buttare un occhio al padiglione della Cina, molto bello e di impatto con il campo di grano della speranza a rallegrare il tutto grazie ad un bellissimo gioco di luci e musiche. Una camminata intensa mi ha portato a raggiungere il Giappone quando questo, però, era già chiuso, addirittura in anticipo rispetto a tutti gli altri.Chiusi i padiglioni è partita la caccia al ristorante. Tra chioschi di street food, anche un po' nascosti, e ristoranti veri e propri, quello coreano addirittura a numero chiuso la scelta è ampia. Quello che è certo è che dopo le 21 si trova ovunque una coda praticamente infinita. Dopo vari tentativi a vuoto ho deciso di accettare l'ospitalità della Repubblica Ceca. Qui si può scegliere tra diversi piatti al self service di una buona qualità e prezzo contenuti. Anche la birra, seppure un po' amara, non è male.Prima impressione? La disorganizzazione è forte. Basterebbero quattro frecce disegnate per terra ad indicare le biglietterie in stazione e poi l'accesso all'area Expo e quelle per l'ingresso all'esterno dell'area espositiva è tutto sarebbe più facile.L'impatto dei padiglioni è significativo, ognuno con il suo stile e le sue peculiarità. A disposizione dei visitatori ci sono, inoltre, numerose casette dell'acqua per abbeverarsi gratuitamente.La via principale, coperta dalle vele, è dinamica ed ampia. Stupisce, sinceramente, vedere così tante installazioni Tecnogym e Ferrero, sembrano addirittura più dei padiglioni delle nazioni.
Prossimo giro: serio. La visita dei padiglioni sarà più accurata e la giornata più intensa. Tuttavia l'esperienza serale è da provare, almeno per avere un assaggio di ciò che Expo è e per perlustrarlo in vista di una visita più completa.

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