a cura di Ninnj Di Stefano Busà
Nevio Nigro (Tripoli 1930), medico, già professore ordinario, poeta, vive a Torino, ma ha compiuto i suoi studi in parte in Africa Orientale (Adis Abeba) e in parte in Italia: Cecina, Roma, Bologna (dove si è laureato) e Torino. Ha pubblicato diverse opere poetiche: Se (1976), Non tutte d'amore (1992, introduzione di G. Bárberi Squarotti), Il colore del vento (1994), Lune d'amore(1995), Occhi segreti (1996), Senza sentir parole (1997, prefazione di Dante Maffia), Ore brevi (1997), Emozioni clandestine (1999), Le donne oscure (2000) e Il sale dei baci(2002), Tra funerali e sottane (il sacro e il profano) (2003, prefazione di A. Spagnuolo), Quel passo di danza (2004, prefazione di M.L. Spaziani e saggio di A. Maia), Sogni sospesi(2007, postfazione di Plinio Perilli), Incontri (2008). Sue poesie sono state tradotte in russo, rumeno e spagnolo; in quest’ultima lingua sono state pubblicate sue poesie sulla “Rivista Universitaria “ di Saragozza (Campus de Huesca) nel 1998 e ’99 nella rubrica “Poesia italiana contemporanea”. Collabora a riviste ed antologie poetiche sia come autore che come critico. Ha vinto diversi primi premi letterari: 1977, Torino “Speranza”; 1989, "Firenze”; 2001, “Rabelais”; 2003, “Città di Lerici”;, “Augusta Taurinorun” per l’edito; “Rabelais”; Torino “Augusta Taurinorum”; 2004, “Mario Soldati”; 2005, “Pinayrano”; 2007, "Pannunzio-una vita per la poesia". Ha meritato numerose citazioni alle sue opere in diverse riviste letterarie: "Poesia", "La Nuova Tribuna Letteraria", "Il Ragguaglio Librario", "Alla Bottega", "Flumen" (Spagna), "Gradiva" (Usa), "YaleIitalian Poetry" (Usa), "Novilunio" (Svizzera).
L'ORA
Suono di luce
all'ora morta,
ombelico di luna,
cancella la scintilla
che ci unì
a questa vita breve.
Sete e silenzio
e paura d'amare,
desiderata sempre
all'ora morta
che più non sveli
il gemito nel buio.