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No escape

Creato il 10 settembre 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

no-escape-colpo-di-stato-v6-30218-340Nel posto sbagliato e nel momento sbagliato per riaffermare la cattiveria dei potenti

Survival movie convenzionale nel suo svolgimento, ma portatore sano di un messaggio meno visibile e più interessante, No Escape dimostra di saper sorreggere molto bene la tensione, nonostante qualche soluzione grossolana e scontata.

Jack è un ingegnere che viene trasferito dalla società per cui lavora in Thailandia. Jack ci si reca con tutta la sua famiglia, ma in quel momento nel paese asiatico scoppia un colpo di stato.

Se nella prima parte la tensione è palpitante, il ritmo è serrato e lo stile registico frenetico, nella seconda parte di No Escape si comincia a delineare il reale obiettivo del regista Dowdle: mostrare quanto gli Stati Uniti, a causa della loro politica estera, siano odiati all’estero. È questo segmento di pellicola a dare più spessore a un prodotto che altrimenti sarebbe facilmente riconoscibile come un survival movie pregno di suspense, ma privo di colpi di scena narrativi.

Come già anticipato No Escape si fa lodare per l’esibizione di una tensione ragguardevole, che costringe lo spettatore (e i protagonisti) a fare i conti con un grosso gruppo di rivoluzionari che tagliano teste, mutilano e torturano. È questo il contesto che Dowdle costruisce e in cui fa finire un uomo qualunque, un ingegnere costretto dalla crisi a spostarsi per lavoro in un paese esotico come la Thailandia.

Sopravvivere è il motore dell’azione, ma No Escape non è tutto qui. Perché il regista racconta e dimostra quanto sia difficile confrontarsi con una situazione estera, che sostiene che i cattivi sono gli americani, coloro che speculano e che facendo della pessima politica estera passano dalla parte del torto. Tuttavia se i rivoluzionari uccidono in modo efferato, per proteggere le loro famiglie dalle operazioni speculative del potere forte, chi sono realmente i cattivi? Sarebbe assurdo pensare che un film del genere (nel quale comunque l’uomo ordinario e innocente si ritrova, suo malgrado, in una situazione rischiosa) giustifichi l’operato dei rivoluzionari, eppure non è nemmeno scorretto parlare di un prodotto che non assolve nessuno, che punta il dito, ma non emette condanne. Questo è il sottotesto di No Escape, un film di genere che però oltrepassa la superficialità, si espone con coraggio ed entra a far parte di quell’attuale filone filmico che ha progressivamente sminuito il potere forte degli States.

Uscita al cinema: 10 settembre 2015

Voto: ***


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