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Regole … e Mental Training!

Creato il 19 marzo 2012 da Ekis Sport Coaching @Ekis_srl

Ogni campione ha le sue regole e fa di tutto per rispettarle.Ogni campione ha le sue Regole, spesso rigide, a volte durissime, ma assolutamente necessarie.

Sgarrare è la tentazione più forte, il Mental Training ci aiuta a rispettarle.

Chi mastica un po' di filosofia sportiva d'oltre oceano avrà sentito più e più volte dei detti, che sono diventati ormai dei veri e propri Mantra, come questi: “No pain..no gain”, “L'attacco fa vendere i biglietti...la difesa fa vincere le partite”, “No ball is impossible”..”Just do it..”...ecc..ecc.

Frasi d'effetto che fanno presa su chiunque, atleti, addetti ai lavori, tifosi e giornalisti.

Ma uno dei “Must“ che più accomuna i campioni di qualunque sport, a parte qualche “testa calda” traboccante di talento, e dei loro Coach è:  “NO RULES?....NO GOALS!!”.

Proprio così, niente regole nessun risultato.

Ogni mattina c'è una moltitudine di atleti professionisti che si svegliano alle prime luci dell'alba e applicano del Mental Training. Visualizzano i loro obiettivi, si motivano immaginandosi con una medaglia al collo, sentono crescere dentro di loro una energia straripante, e saltano giù dal letto con la carica giusta per affrontare la giornata. Si preparano la colazione come da programma alimentare, scelgono l'abbigliamento adatto a seconda di quello che prevede  l'allenamento giornaliero, si recano al campo o alla palestra di turno, e iniziano una nuova giornata fatta di...... SUDORE, FATICA, DOLORI e una “VAGONATA” DI SODDISFAZIONI.

Applica l'allenamento mentale fin dal risveglio.
Nello stesso giorno ci sono decine e decine di migliaia di “atleti professionisti”, che dopo  aver sentito suonare più e più volte la sveglia la scaraventano contro il muro, si alzano un paio di ore dopo, lasciano che la loro mente pensi a tutto fuorché ai loro obiettivi, si chiedono che senso abbia continuare a dedicarsi ad uno sport poco remunerativo, mangiano quello che capita oppure saltano la colazione, prendono un paio di calzoncini a caso, indossano le prime scarpe che gli capitano sotto mano e si recano con calma e controvoglia all'allenamento, dove magari l'allenatore li sta aspettando da più di un'ora, e le prime parole che pronunciano sono:

“Salve Mister...non può neanche immaginare quello che mi è capitato. Mia nonna è stata male. Ho bucato. E la ruota di scorta era sgonfia!! Capitano proprio tutte a me....”.

Cosa fa la differenza secondo voi fra gli atleti del primo tipo e quelli del secondo??

Eh..si!! State proprio pensando alla cosa giusta.....Regole.  E alla loro capacità di rispettarle.

Applicare del Mental Training e onorare le proprie regole con continuità è fondamentale.

Per un atleta vero, essere assolutamente consapevole che la disciplina che si è imposto gli farà raggiungere gli obiettivi prefissati è vitale , perché  fare sport seriamente e con vera passione comporta tante rinunce e tanti sacrifici.

Un Mental Coach che si rispetti non mancherebbe mai di spronare il proprio assistito ad essere costante e motivato ogni giorno, e visto che ognuno di noi è il primo allenatore mentale di se stesso abbiamo il dovere di fare altrettanto.  Soltanto una Mente Forte e allenata, è in grado di dare scacco alla pigrizia e alla voglia di mollare, soprattutto nei momenti di sconforto dovuti ad un infortunio, oppure ad una delusione agonistica.

Intendiamoci bene, quello che ho descritto prima è l'estremizzazione di due tipologie di atleti completamente opposte, nella maggioranza dei casi ci sono tante categorie intermedie, anche se, ascoltando i racconti dei vari allenatori, i campioni con la “C” maiuscola appartengono quasi tutti  al primo tipo.

Riguardo poi alle varie regole da seguire, non pensiate che ci sia stato per forza un aguzzino a stilarle, qui stiamo parlando di professionisti che stanno rispettando o trasgredendo le PROPRIE REGOLE, quelle che si sono dati insieme ai loro Coach e Sport-Coach dopo aver pianificato gli obiettivi e stilato per filo e per segno il loro piano di azione. Naturalmente chi fa parte di un gruppo o di una squadra ha delle regole comuni anche ad altri, ma che ha comunque deciso di accettare e rispettare, per quanto rigide possano essere.

Quanto è duro fare giorno dopo giorno sempre le stesse cose con metodo e disciplina? Seguire un'alimentazione corretta, rinunciando a feste e anche a una birra fra amici? Impegnarsi in ogni esercizio al massimo? Sacrificare affetti e vita personale per qualche ora di fatica in più?

E' durissimo!! Mentalmente titanico!!! Ma fortunatamente spesso anche gravido di successi e di encomi.

A tal proposito vi propongo la risposta di Linford Christie, medaglia d'oro olimpica dei 100mt nel '92 a Barcellona, oro mondiale nel '93 a Stoccarda, oro europeo nel '94 a Helsinki, ecc..ecc.., in una delle interviste rilasciate poco dopo essere stato squalificato per una “doppia” falsa partenza, nella finale dei 100mt alle Olimpiadi di Atlanta all'età di 36anni, quindi sua probabile ultima manifestazione a cinque cerchi.

Nemmeno il più grande Mental Coach al mondo avrebbe potuto dire in quel momento qualcosa di più bello!!

Giornalista: “ Cosa si prova nel perdere in questo modo una finale olimpica, oltretutto da campione uscente?”....

Christie: ”Non credo che io possa spiegarle quello che sto provando in questo momento, e anche se ci dovessi riuscire  non credo che lei potrebbe capire; a meno che negli ultimi 2 anni lei non si fosse svegliato all'alba tutti i giorni, fosse stato a dieta tutti i giorni, si fosse allenato per 5-6 ore tutti i giorni, avesse martoriato il suo corpo tutti i giorni, fosse andato a letto distrutto tutti i giorni, e si fosse svegliato il giorno dopo con la stessa voglia di ricominciare come ho fatto io. E' stato un inferno!! E tutto questo a 36 anni, per una gara che dura meno di 10”, e che oltretutto non sono nemmeno riuscito a correre. Ma io sono felice!! Perché è questa la vita che ho sempre sognato di vivere.”

Credo che sia inutile spiegarvi come una vita di sacrifici come questa sia stata abbondantemente coronata da grandi successi, così da poter dare una risposta del genere soprattutto in uno dei momenti più cocenti di una carriera sportiva. Ma era secondo me importante porre l'attenzione sulla sua consapevolezza di dover fare per forza dei sacrifici,  per poter centrare i propri obiettivi.

Il Mental Training ci aiuta ad essere lucidi in ogni momento, a trovare motivazione quando tutto ti dice di mollare, a spingerti a fare cose che eviteresti pur di conseguire un risultato!

Di esempi come quello di Linford Christie ce ne sono a tanti, e non c'è bisogno di scomodare dei campioni olimpici, tutti noi nel nostro piccolo abbiamo delle regole che ci siamo dati e che a volte fatichiamo a rispettare.

Motivazione e volontà sono i consigli del Mental Coach
Il Mental training ci da le soluzioni giuste per rendere meno dura la routine di allenamento quotidiana, e ci mette nello stato d'animo giusto per essere “Sempre al Top” in ogni momento.

Fisiologia, Focus, Visualizzazione, Anticipazione mentale....sono termini che ormai, da  attenti lettori di questo sito, avrete fatto vostri, e io voglio sperare anche applicato con profitto.

Adesso voglio aggiungere a tutte queste tecniche di allenamento mentale, una serie di domande motivanti che potete porvi all'inizio di una densa giornata di impegno sportivo.

Appena aprite gli occhi innanzi tutto siate contenti di averlo fatto, e uno dei segnali che potete dare a voi stessi è quello di fare un grande e bel sorriso alla giornata che sta per iniziare.

La prima domanda che potete porvi è questa:

Chi sono io? E la risposta sarà: Il futuro vincitore di..................!!

E poi:

Cosa sono disposto a fare per diventarlo? E la risposta sarà: Rispettare le regole che mi sono dato!!

E ancora:

Qual'è la prima cosa da fare adesso? E la risposta sarà: Alzarmi carico di energia per affrontare al meglio la giornata!!

Ed in fine:

Quali sono le prime 5 regole che mi  porteranno al conseguimento del mio obiettivo?

E la risposta sarà: Primo,..........! Secondo,........! Terzo,......! ecc..ecc.

Potrebbe sembrare una sveglia un po' “spartana”...diciamo alla Full Metal Jacket, ma vi assicuro che avrete una carica e una voglia di allenarvi da fare invidia ad un campione Olimpico.

Ricordate.......

NO RULES?? NO GOALS!!

A presto!

William Fiorani
Di William Fiorani


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