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Riflessioni minimali sul liberismo

Creato il 12 luglio 2011 da Palotto

Neoliberismo, libertà, lasseiz faire… Tutto ciò, quasi come nella Russia zarista quando all’eliminazione dell’istituto della servitù della gleba seguirono boom di decessi e alcolismo, finisce per essere per la maggior parte della popolazione come la finta libertà dei servi, la libertà di lasciarti ammazzare e impoverire, senza lavoro ne diritti ne protezione sociale. Pochi ci guadagnano davvero e molto, moltissimi ci rimettono con l’illusione di guadagnarci un pò in fondo.
Così le grandi istituzioni del capitalismo globale come la WTO non contemplano le tanto richieste “clausole sociali” e FMI e Banca Mondiale impongono massacri sociali e tagli della spesa pubblica senza mai rendere pubblici i dati delle ripercussioni delle liberalizzazioni forzate e dell’austherity sui redditi, sulle condizioni di vita ecc.

Per concludere faccio notare che dopo il crollo del muro di Berlino e l’apertura al capitalismo incontrollato in Russia l’età media è passata da 69 a 65 anni, il PIL nel 2000 era meno della metà di quello dell’89, a fine anni ’90 il 40% degli stipendi venivano pagati con mesi di ritardo e solo in parte, le infiltrazioni mafiose e criminali nell’economia si moltiplicarono, l’economia “ufficiale” perse terreno a vantaggio di quella nascosta, crollarono le reti di protezione sociale, aumentò a dismisura la disoccupazione, le pensioni erano pari ad 1/4 di quelle pre caduta muro. (tutti dati del manuale di Economia Internazionale di Barbara Ingham)

Nicolò Ollino



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