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Siete disposti a rischiare mangiando pesce?

Creato il 22 aprile 2012 da Marcar

Ufficialmente, da oggi importiamo circa il 70 % del pesce che copre il consumo interno. Infatti, secondo le ultime stime diramate dal New economics foundation e da Ocean2012, l'Italia riesce a coprire solo il 30 % del proprio fabbisogno. Mentre la Coldiretti consiglia di esaminare l'etichetta obbligatoria (per il Mediterraneo è Zona FAO 37) nei ristoranti sarà praticamente impossibile accertarsi della provenienza del pesce che si mangia. 

Le vongole - spiega la Coldiretti - possono anche provenire dalla Turchia, mentre i gamberetti, che rappresentano quasi la metà del pesce importato in Italia, sono spesso targati Cina, Argentina o Vietnam, ma anche il pangasio del Mekong venduto come cernia, l'halibut atlantico al posto delle sogliole o lo squalo smeriglio venduto come pesce spada.

Vi ricordo che l'anno scorso i pescatori canadesi hanno dovuto sospendere la pesca in quanto la catena alimentare aveva portato dal Pacifico il pesce radioattivo giapponese.

Da oggi avete un motivo in più per ricolrdarvi, e rispettare, la vostra origine vegetariana. Eliminando del tutto carne, pesce, latticini e uova dalla vostra dieta ne ricavere indubbi benefici di salute e un grande risparmio economico, senza contare i vantaggi ambientali di tale scelta. Se non abbiamo più pesce a sufficienza è anche per colpa dello sfruttamento selvaggio delle risorse marine e dell'inquinamento micidiale della nostra stanca civiltà.

Ma stavolta dovrete operare una scelta di salute immediata per tutelarvi. Fate un po' voi.


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