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Siracusa: viaggio alla scoperta delle tradizioni pasquali di Ferla

Creato il 17 aprile 2014 da Giornalesiracusa

foto_sciaccariataSiracusa Notizie: chi ha vissuto e sceglie di vivere ogni anno la Pasqua a Ferla - paesino incastonato nel cuore degli Iblei a pochi kilometri dalla celebre Necropoli di Pantalica - decide di vivere un viaggio sensoriale, culturale ed emozionale che coinvolge l’anima e i sensi all’insegna dei valori cristiani, lontano dalla mondanità, dalla frenesia e dalla volubilità della vita odierna.

Dal 1861 – spiega il sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa – la Settimana Santa e i riti che la caratterizzano,unici nel loro genere, rappresentano un forte momento di coesione e suggestione per la nostra comunità che in quest’occasione si ritrova nelle proprie radici, tramandando le celebrazioni volute dai nostri padri in una sequenza quasi immutata”. Requisito fondamentale è, quindi, accendere i propri sensi e aprire la propria anima alla valanga di emozioni e sensazioni da cui essi verranno investiti nel corso dei riti. Si parte il Giovedì Santo con “I Sepolcri”, momento di preghiera comunitaria, espletato con la visita al Santissimo Sacramento esposto in tutte le chiese. Segue alle 23,00 la predica della Passio e la processione de “U Signuri a canna”.

Il Venerdì Santo è “di lignu la campana”, secondo un lamento che si recitava in processione, ed è il giorno dedicato alla Passione di Cristo e ai sentimenti a essa legati. Nel pomeriggio ha luogo la processione pomeridiana di Gesù in croce seguito dalla Madonna addolorata e, la sera, e dopo la  la Predica delle Sette Parole seguono “a scisa a  cruci”, emozionante deposizione del Cristo sceso dalla croce, e la processione “ u Signure a  cascia” . Il Sabato, “Maria spalma lu mantu”, si apre con una processione della Madonna, ammantata di nero, per le vie del paese, alla fine della quale, a notte tarda, il Cristo Risorto viene portato in trionfo a spalla da decine di giovani, correndo in salita lungo la via Vittorio Emanuele, durante la cosiddetta “Sciaccariata”.

scisa_a_cruci
La statua del Cristo è preceduta da centinaia di sciaccare, fiaccole di arbusti selvatici locali, che la accompagnano, simboleggiando la vittoria della vita sulle tenebre della morte. Domenica, “Gesù Cristu ‘ncelu chiana”. All’alba, dopo la solenne Santa Messa, la Madonna, ammantata di nero, è portata in processione per le sette contrade del paese in cerca del figlio. Alle 12 in punto, in Via Vittorio Emanuele, cuore del centro storico cittadino, ha luogo il momento di massima gioia e trionfo della Pasqua ferlese il cosiddetto “u Scontru”.

Anche per la Pasqua 2014 il Comune di Ferla ha patrocinato diversi e interessati eventi collaterali alle celebrazioni folkloristico-religiose. Tra questi ricordiamo le passeggiate ecoculturali alla scoperta di Ferla e dei suoi tesori con l’iniziativa denominata “Scopri Ferla” (info: [email protected]). Degna di nota è, la sera del Sabato Santo, la Degustazione di ricotta calda e prodotti tipici, accompagnata dalla musica dei Tridancri.

Infine, da Venerdì 18 Aprile a Domenica 20 Aprile numerosi volontari e associazioni locali hanno organizzato esposizioni tematiche per il circuito “Ferla in Mostra“.L’esposizione dedicata a “Le orchidee di Pantalica e della Valle dell’Anapo” a cura del Centro Studio Ibleo avrà luogo nei locali del Circolo della Cultura. L’Auditorium Comunale ospiterà la mostra “Talia ca ta cuntu. Pasqua a Ferla 1861-2014” a cura di volontari culturali, e, infine, presso la Società Operaia sarà allestita la Mostra di artigianato locale e del riuso creativo, denominata “L’Arte nella carta” a cura del Centro Studio Ibleo.


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