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Straight Outta Compton di F. Gary Gray: la recensione

Creato il 01 ottobre 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

Straight_Outta_Compton_posterGhetto superstar. Vita, morte e miracoli dei NWA

Straight Outta Compton è sostanzialmente un album di ricordi. Successo clamoroso negli Stati Uniti, il film diretto da F. Gary Gray è storiograficamente compiuto, un biopic che analizza il fenomeno gangsta rap nella sua genesi e nel suo sviluppo.

A Compton si intrecciano i destini di Eazy-E, Dr. Dre e Ice Cube, tre ragazzi che, ispirati dalla sofferenza e dalle ingiustizie che vedono tutti i giorni nel ghetto, decidono di fondare il gruppo rap più estremo in circolazione.

Straight Outta Compton non è nulla di eccezionale, bisogna dichiararlo e sottolinearlo a più riprese. Tuttavia questo non significa che non meriti una visione, perché la pellicola diretta da F. Gary Gray possiede un suo stile e un’anima ben definita. Prodotto da Dr. Dre, Ice Cube e dalla moglie di Eazy-E, Straight Outta Compton è un film che non narra solamente la storia di un gruppo di ragazzi del ghetto (con pochissime possibilità di farcela), che vuole raccontarsi al mondo attraverso il proprio talento, ma che fotografa un movimento, che ha modificato il modo di pensare, di rapportarsi e di vestirsi di innumerevoli generazioni. La pellicola possiede questa potenza cinematografica e la traduce, in immagini, con genuina forza distruttrice.

Biografico che talvolta incappa in semplificazioni perdonabili, Straight Outta Compton è coinvolgente e accattivante, condensa in poco meno di due ore e mezza la nascita di un movimento ed erge a primo martire Eazy-E, dapprima piccolo spacciatore e poi potente produttore e fautore di un gruppo come gli NWA. Ci sono le botte della polizia sotto casa, gli eccessi, gli insulti e le armi da fuoco nel prodotto di F. Gary Gray, insomma c’è tutto quello che ci si può aspettare da un film che nel ghetto nasce e cresce. Tuttavia in Straight Outta Compton c’è molto di più: c’è la realizzazione di un sogno (contro tutto e tutti), c’è la mobilitazione delle masse e il successo. Senza dimenticarsi la forte denuncia nei confronti della polizia (violenta e spietata) e nei confronti dell’“uomo bianco” su cui ricadono le colpe di un becero sfruttamento. Un biografico come tanti altri, che però accompagna con fervore e passione, con ritmo e beat.

Insomma Straight Outta Compton è semplice e necessario. Il ghetto, i soprusi e i pregiudizi sono il contorno e la pietanza principale di una storia di successo, che negli anni Novanta ha trovato il proprio modo di esprimersi e ribellarsi. E che ha cambiato il mondo della musica.

Uscita al cinema: 1 ottobre 2015

Voto: ***


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