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Stupro a Torino: sessismo e razzismo un mix di pericolose derive!

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Vi ricordate il caso dello stupro compiuto da un gruppo di giovani italiani su una ragazza rumena, i quali furono condannati ciascuno a 8 anni di galera e la famiglia reputando eccessiva la pena ha devastato il tribunale?

Quando invece la (presunta) vittima è italiana e i carnefici sono rumeni allora c’è la famiglia italiana che devasta il primo campo rom a caso per vendicare una figlia che poi si scopre che si era inventato tutto per paura, perchè figlia di una famiglia  che ti impone con tabù e divieti la verginità fino al matrimonio (Leggete una bella riflessione QUI) .

E’ quello che è successo a Torino in questi giorni : mercoledì una ragazza di 16 anni denuncia uno stupro ricevuto da parte di due uomini (molto probabilmente stranieri).

Precisamente aveva dichiarato di essere stata avvicinata da due stranieri che l’avevano costretta ad entrare in un portone, dove si sarebbe consumata la violenza da parte di uno dei due.

Sabato il fratello di questa ragazza – che aveva confermato qualche giorno fa lo stupro della sorella, dichiarando di essere quel giorno vicino alla zona dello stupro e di aver visto fuggire due giovani rom- ha organizzato una “fiaccolata” con un numerosissimo gruppo di persone, in solidarietà a sua sorella.

La fiaccolata si è trasformata in una barbaria assurda! Il campo rom vicino al luogo dove è avvenuto il finto stupro è stato bruciato, divelto, distrutto. Alcuni dei manifestanti hanno lanciato bombe carta, distrutto quelle poche cose che quella gente teneva nelle baracche e roulotte, con il pericolo di ammazzare qualcuno, un bambino magari.

Un gesto ignobile, razzista e nazista! Un gesto che ci fa subito capire quanto il livello di tolleranza di questo Paese sia sotto lo zero.

La ragazza avrà avuto le sue colpe, ma vi invitiamo a meditare su una cosa: perchè una ragazza di 16 anni per non ammettere di aver avuto un rapporto sessuale libero e consenziente ha dovuto inscenare questa farsa dell’uomo rom che l’ha stuprata?

Questo genere di cose avvenivano forse negli anni’ 50, quando le ragazze dovevano arrivare vergini al matrimonio e guai se non si rispettava questa regola.

E’ piuttosto grave scoprire che una ragazzina del 2012 abbia pensato che la sua famiglia avrebbe preferito che fosse stuprata (e perdere la verginità in quella tragica esperienza) piuttosto che scoprire che ha consumato un rapporto consensuale e piacevole con la persona che ama.

Questo è il risultato del NON DIALOGO in famiglia. Questo è il risultato della mancata educazione sessuale. Questo è il risultato del profondo bigottismo maschilista che divide da sempre le donne in sante e puttane.

Perchè una ragazza di 16 anni che ha avuto un rapporto sessuale ovviamente per la mentailità media di questo paese è una poco di buono, così questa ragazza per evitare la santa inquisizione e di essere “frugata” nelle mutande da tutta la sacra famiglia decide -vista la propaganda razzista che si respira nella sua casa- di incolpare (forse) della sua non più verginità lo straniero brutto, sporco e cattivo.

Perchè secondo l’opinione pubblica se ti violenta un italiano, lo stupro è meno grave, cosi come se ti violentano quando non sei più vergine (come ci ricorda pure una famosa sentenza della Cassazione).

Proviamo a sentire per una volta l’opinione delle vittime, in Italia lasciate sole e trattate come fantasmi che ogni giorno vedono i loro stupratori assolti e giustificati perchè italiani, prima di dare addosso ad una ragazzina che si inventa lo stupro rom perchè vivendo in un contesto simile sentiva che sarebbe stata più credibile (perchè se no non avrebbero devastato il campo), lo sanno le vittime di stupratori italiani che trovano maggiore difficoltà a denunciarli, peggio ancora quando si tratta di mariti o ex tali.

Non pensate che la gente si fosse svegliata dal razzismo solo perchè leggete commenti indignati, mi chiedo se si fosse trattato di un vero stupro, come avrebbe reaagito l’opinione pubblica sull’esecuzione anti-rom.

La ragazzina  è stata colpevolizzata di aver incitato il razzismo, mentre non è stata lei ad ordinare l’esecuzione xenofoba, dico che è vergognoso ci passino sempre le donne, vittime di questo maschilismo repressivo sulla loro sessualità e di famiglie che ancora parlano di onore e disonore che non ci distingue tanto da quei paesi che disprezzano, perchè come sapete anche da noi esistono quelle culture integraliste fatte di religiosi che vogliono che le donne tornino sottomesse agli uomini, insomma siamo tornando indietro in tutto e chi paga le conseguenze? Donne e stranieri.

Quanto ai soliti maschilisti che riempiranno il loro osservatorio di cronache su falsi abusi (per dimostrare a tutti che le vittime mentono sempre), guardatevi bene che c’è una differenza grandissima tra uno stupro inventato da una donna adulta (quasi sempre per ricatto o vendetta) e quello di una ragazzina, quasi sempre dovuto ad una mancanza di un’educazione di genere paritaria sulla propria sessualità che le porta a viverla come una colpa, per paura di ricevere disapprovazione da chi ha delle aspettative su di lei, come nel suo caso, restare illibata fino al matrimonio, sottoponendola a periodici test ginecologici, roba classica di un Paese come il nostro, che figura quasi in fondo alla lista per uguaglianza di genere.

Un sedicenne maschio è liberissimo di provare esperienze sessuali a destra e a manca -anzi è considerato sfigato e disadattato se non lo fa- una sedicenne femmina invece no, deve conservarsi casta e pura fino all’altare altrimenti la famiglia si rivolta, e si ripetono quelle situazioni alla “Sedotta e abbandonata” (fantastico film anni’50  consigliamo vivamente a tutti di vedere).

A dispetto di quello che pensate ci sono tantissime famiglie che ancora desiderano vedere la figlia vergine fino al matrimonio e la verginità non è dovuta quasi mai dalla scelta di una donna, spesso ad un’età piena di tempeste ormonali, dove il sesso è proprio dappertutto. Se poi si tratta di una ragazzina vittima di un fidanzato che aveva fretta di consumare un rapporto con lei nonostante lei non volesse farlo minimamente, allora a nostro parere si tratta di stupro italiano in piena regola che la vittima non è riuscita a denunciare.

Poi ci sono quelle ragazze che vivono la prima volta come uno stupro non perchè la maggior parte degli uomini sono stupratori, ma perchè molte donne spesso vivono la prima volta con paura, dovuta ad un’educazione rigida fatta di genitori che ti ripetono che la prima volta fa male, che il sesso è un peccato, che la verginità è un valore, che esce molto sangue e robe simili, almeno questa è l’educazione sessuale all’italiana che porta a vivere la prima volta come uno stupro. Secondo me la prima volta è una specie di stupro, perchè lo vorresti fare ma hai una paura pazzesca e a momenti vorresti tirarti indietro e non sai cosa è un orgasmo o cosa sia il piacere o semplicemente non conosci il tuo corpo.

Il sistema famiglia ha  fallito un’altra volta, e questa volta su due fronti:

1) il non parlare apertamente con i figli di sesso senza distinzioni di genere, e di seminare nel 2011 inoltrato gli odiosissimi tabù che a quanto pare generano solo danni

2) di non educare i propri figli al rispetto per un popolo e una cultura diversa.

“Non toccate le nostre donne” questa è la propaganda più vecchia del mondo prima usata ai tempi di guerra nel fascismo ora rivisitata da gruppi di estrema destra, per seminare sempre più l’odio per lo straniero.

Innazitutto è sbagliato il concetto di “nostre donne” non siamo case o oggetti da proteggere, non che a loro interessi sul serio degli stupri ricevuti dalle donne è solo un motivo in più per gettare il loro odio xenofobo.

Altra cosa da sfatare è che le violenze sulle donne avvengono 8 volte su 10 tra le mura domestiche e da parte di italiani. Eh si questi dati ufficiali fanno proprio male al nostro patriottismo.

Condanniamo quest’ondata di razzismo dovuta alla manipolazione mediatica e le propagande politiche su un popolo di italiani facilmente manipolabile e questo è pericoloso.

Faby e Mary



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