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TEATRO - Vecchie recensioni: “LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI”, e Audrey2 s'ingrassa...

Creato il 12 gennaio 2012 da Andreakur
Il 23 settembre di chissà quale anno, una piccola piantina venuta non a caso dallo spazio cambierà la vita del mondo. Eppure non si direbbe che una “fortuna” del genere possa capitare nella bottega di fiori del signor Mushnik (il bravissimo Carlo Reali) dove i clienti latitano, l’occhialuto commesso Saymour (il ginnico Manuel Frattini) è a dir poco imbranato e la commessa-vamp Audrey (Rossana Casale, sempre splendida voce) si presenta a lavoro in “leggero” ritardo e una volta con un occhio nero e l’altra con un braccio rotto, incidenti frutto del fidanzato-dentista Orin (Felice Casciano) non proprio modello, e ancor meno che normale. “La piccola bottega degli orrori”, con Audrey2, la pianta, sugli scudi (bravi Luigi Masini nell’animazione e Benito Madonia nella voce), portato sul palcoscenico del Teatro Olimpico dalla Compagnia della Rancia, per la regia di Saverio Marconi, è un musical davvero di qualità, dove tutti i nove attori, dai protagonisti in giù, svolgono una eccellente opera qualitativa. A parte la duplice versione cinematografica di successo (omonimo film del 1960 di Roger Corman con un Jack Nicholson sbarbatello e quello del 1986 di Frank Oz con Rick Moranis), nello spettacolo teatrale è ottima la performance del trio delle clochard donne, ovvero Chiffon (Barbara Comi), Ronnette (Stella Rotondaro) e Cristal (Francesca Tourè), in grado di spezzare i dialoghi con maestria e di entrare con un timing simil Brodway. Insomma, poco meno di un paio d’ore di divertimento e buona musica assicurata (Michele Renzullo è l’adattatore delle canzoni), e oggi non è poi così facile trovare un concentrato di allegria e qualità.

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