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Tema: L'importanza di essere bocciato

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Tema: L'importanza di essere bocciatoSuccede che a giugno il consiglio di classe si riunisce per decretare chi passa all'anno successivo e chi deve ripeterlo. Per decidere, i professori valutano il rendimento e il comportamento dell'alunno durante l'anno. Il voto di italiano, di latino, di matematica, di greco, se mandi messaggi, se comunichi con il tuo compagno della fila opposta per organizzare il sabato, se esci troppo spesso per fumare. Durante il consiglio di classe possono scoppiare liti. Il professore di matematica che si adira: << Ma lui non è venuto mai, sempre a dirmi “la prossima volta”. Per me è bocciato!>>. E di contro quella di inglese: <<Nella mia disciplina andava bene, sempre preparato. Mi sembra una decisione troppo radicale bocciarlo, e se poi si suicida?>>. Si alza quella di filosofia: << Non è poi così stupido da farlo. E poi io l'ho visto poco e niente, sempre fuori. Non ha nessun voto con me. Bocciato!>>. Dopo che i professori si sono lambiccati il cervello sul da farsi, decidono di bocciare l'alunno. La segreteria chiama a casa del bocciato avvertendo i genitori che ci sarà un colloquio con i docenti. I genitori, preoccupati ma con l'ascia di guerra nascosta, si recano a scuola per avere informazioni sulla chiamata ricevuta. Entrano e trovano il bidello che, capendo tutto, gli fa segno di salire e li accompagna con una marcia funebre di sottofondo. Finalmente trovano il professore che dà la notizia al genitore: << E' stata una scelta del consiglio di classe, nelle mie materie andava bene>>. Si “giustifica” guardando la madre che cambia espressione. Siete dei cretini, avete bocciato mio figlio ingiustamente.
Non sapete insegnare, non avete capito che lui è un ragazzo sveglio e intelligente e sicuramente sa più cose di voi, pensa la madre, e intanto tirerebbe fuori l'ascia per usarla. Questa è una delle tante reazioni dei genitori. Non sono da sottovalutare madri o padri che avrebbero delle derive più truculente. Dopo che la famiglia ritorna a casa, subentra la fase della punizione. <<Niente cellulare, computer, pizza, uscite, acqua! Per questi tre mesi d'estate vivrai solo di latino, greco e matematica >>. La bocciatura non è qualcosa di negativo, anzi, ripetendo l'anno puoi colmare tante lacune che si sono formate durante il percorso scolastico. E poi ci sono i compagni nuovi, qualche insegnante rimane ma altri ne arrivano, si fanno nuove conoscenze, si allarga il campo delle amicizie, nuove connessioni, esattamente come la pubblicità dei telefonini Nokia.Bisogna vedere la bocciatura come una seconda possibilità. Meglio essere bocciati che promossi immeritatamente. Nei quadri però bisognerebbe scrivere “pit stop” invece che “non ammesso alla classe successiva”.Giorgina D'Amato

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