Magazine Cinema

Tiramisù di Fabio De Luigi: la recensione

Creato il 24 febbraio 2016 da Ussy77 @xunpugnodifilm

52627De Luigi sbaglia gli ingredienti

Esordio alla regia per Fabio De Luigi, Tiramisù è una commedia insapore, nella quale De Luigi gigioneggia come one man show per l’intera durata, senza però bucare lo schermo e senza riuscire a provocare una sana e autentica risata.

Antonio è un rappresentante di materiale sanitario con poco successo. Ha una moglie bellissima e con il dono della cucina: difatti il suo tiramisù è imbattibile. Un giorno Antonio dimentica il dolce in uno studio medico e quella bontà gli aprirà le porte del successo.

Dopo essersi messo a servizio di numerosi registi, Fabio De Luigi si mette in proprio e realizza Tiramisù, una commedia che conferma il non eccelso stato di grazia dell’attore. Difatti la pellicola, che vede come co-protagonisti Vittoria Puccini e il comico televisivo Angelo Duro (speso in un ruolo abbastanza irritante e poco divertente), fatica a dismisura e non riesce a raggiungere l’obiettivo prefissatosi, ovvero far ridere. La vicenda che si dipana sullo schermo cinematografico è quella di un agente di materiale farmaceutico frustrato che, grazie al buonissimo dolce della moglie, comincia a raggiungere il successo, da cui si fa irretire e sedurre. Di conseguenza si è alle prese con una parabola ascendente destinata a eclissarsi con un battito di ciglia, laddove i nodi vengono al pettine e i problemi si accumulano.

Tiramisù si dimostra un prodotto risibile, nel quale la risata latita e De Luigi si “pavoneggia” nell’identico ruolo che lo ha accompagnato durante la sua carriera cinematografica. Il protagonista cade, si rialza e cade nuovamente in un’escalation nella quale la morale è calpestata, mentre l’ambizione è la padrona delle azioni. E non basta l’epifania conclusiva a far risollevare il film da un mesto accumulo di gag malamente assemblate e dotate di poco inventiva.

Contraddistinto da una sceneggiatura prevedibile e banalmente costruita, Tiramisù è un prodotto privo di stimoli e d’interesse, che si trascina stancamente per novanta minuti. Purtroppo l’esordio dietro la macchina da presa di De Luigi è un inciampo evidente, che non lascia il segno e che faticherà nell’accattivarsi il pubblico seduto in sala.

Uscita al cinema: 25 febbraio 2016

Voto: *1/2


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :