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Un fragoroso silenzio

Creato il 29 febbraio 2012 da Frankezze

Un fragoroso silenzio

Lo scorso fine settimana il Palasport di Rimini ha ospitato il Summit MMT (Modern Money Theory), una conferenza divulgativa organizzata dal giornalista Paolo Barnard e completamente finanziata dai partecipanti.
Oltre allo stesso Barnard, erano presenti cinque tra gli economisti che stanno portando avanti questa nuova teoria monetaria, già adottata anni addietro dall’Argentina per riprendersi dal collasso economico.

In tre giorni di incontri, i professori Parguez, Kelton, Auerback, Black e Hudson hanno spiegato ai circa duemila presenti le cause all’origine dell’attuale crisi finanziaria e la via per uscirne, ovvero per liberarsi dal giogo delle élite del potere: una nuova politica monetaria basata sulle idee keynesiane che prevede l’uscita dall’Euro e il ritorno ad una moneta sovrana, per poi intraprendere una serie di azioni al fine di ottenere piena occupazione e reddito minimo per tutti. Per i dovuti approfondimenti, leggere qui.

La strada per cambiare, dunque, pare esserci e non si chiama lacrime e sangue e nemmeno governo tecnico ultraliberista. Sempre più persone sembrano convincersi, avendo sempre maggiori sospetti sull’efficacia delle misure governative in fase di attuazione che, al contrario, secondo questi economisti non farebbero altro che inasprire una situazione già compromessa allo stato attuale. E la cosa peggiore è che lo stanno facendo con piena cognizione di causa.

La conferma dell’applicabilità e della possibilità di successo di tale politica economica è suggerita dall’assoluto silenzio che ha isolato il Summit. Come spiega Barnard, nessun giornalista era presente nonostante i numerosi inviti, e nemmeno politici ed economisti che in altre occasioni “ufficiali” hanno rincorso i professori presenti alla conferenza.
Il giornalista de la Repubblica Federico Rampini, invitato all’evento, non si è limitato a non partecipare, ma tre giorni prima ha addirittura scritto un articolo sulla Modern Money Theory, senza citare il Summit che avrebbe avuto luogo poche ore dopo. “La Rivoluzione che viene dagli Usa”, titolo del suo pezzo, era arrivata in Italia e lui lo sapeva, ma non lo ha detto. Perché?

Gli unici canali di diffusione sono stati e sono i blog, un articolo del sito d’informazione Rivieraoggi e uno apparso nella sezione Emilia Romagna del Fatto Quotidiano.

Quando c’è da essere compatti, il Sistema fa quadrato, e questa è una dimostrazione inconfutabile. Ad oggi è davvero semplice rendersene conto, se c’è la volontà di farlo.

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