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Vive la France!

Da Zibaldoneculinario

Vive la France!!!E da oggi siamo ufficialmente in Francia!
Eh già, noi food blogger del gruppo Abbecedario Culinario della Comunità Europea abbiamo appena lasciato "gastronomicamente"  la Romania, che si è rivelato un Paese ricco di dolci e piatti speciali, per arrivare qui, in Francia.
Questo Paese ha una superficie di 543 965 km² (se non si prendono in considerazione i territori d'oltremare in America, Asia e Oceania). Con questa estensione è naturale che possieda una grande varietà di paesaggi: si passa dalle alte montagne (Alpi e Pirenei), alle sinuose colline, fino ad arrivare ai mari. La Francia è bagnata infatti sia dal Mediterraneo, sia dall'Oceano Atlantico: due bacini che ne influenzano il clima e le temperature.

Ho scoperto che è lo stato più visitato al mondo; anche se immagino che molti di voi ci siano stati, vi lascio ugualmente qualche foto, giusto per rinfrescarvi la memoria o per convincervi a prenotare subito un bel viaggetto.


Inizio subito con la capitale, Parigi, mettendo in risalto solo i monumenti principali quelli che la caratterizzano e che tutti conoscono. Ometterli, però, sarebbe un peccato capitale. Quindi ecco la Tour Eiffel,  Notre Dome, Arc de Triomphe e Basilique du Sacre Coeur de Montmartre.

E dopo aver fatto un giretto tra le meraviglie architettoniche, pensiamo ora a mettere le gambe sotto il tavolo. 
Per la serie: “pancia mia, fatti capanna”.
Vive la France!!!
A Parigi ci sono ottimi ristoranti,alcuni di essi molto blasonati. Le vere delizie locali, però, si possono gustare anche facendo spesa nei mercati e nei negozi di specialità tipiche.  Oppure frequentando le deliziose brasserie e i bistrot, posticini meno formali e dai prezzi più contenuti in cui  comunque si può fare incetta di squisitezze francesi, dalla soupe d'oignon alla quiche lorraine. Per poi magari fare un salto nelle stupende croissanteries... che profumi e che colori!!!

E poi ci sono loro, i formaggi, i vini, lo champagne.  Insomma una cucina che tutti quanti conosciamo come una delle migliori al mondo (anche i bambini, grazie al cartone animato “Ratatouille” e alle avventure del topino Remì). Ma il vero segreto di questa gastronomia è quello di riuscire a variare da regione a regione, in base al clima, ai prodotti della terra e alle materie prime a disposizione.
Vive la France!!!

In Provenza la cucina è fortemente influenzata dai prodotti più tipicamente mediterranei. Olio extravergine d'oliva, aglio, olive ed erbe aromatiche sono un vero must del Sud francese.Questa provincia, che comprende la Costa Azzurra, è una zona turistica tra le più conosciute al mondo. È nota per il suo clima mite, i litorali bellissimi, le città d'arte e gli sconfinati campi di lavanda. Una vacanza in questi luoghi è davvero ristoratrice. Si può approfittare del mare e delle spiagge, ma anche dell'entroterra ricco di luoghi magici, come il borgo di Saint Paul de Vence, che mi è rimasto nel cuore.



Vive la France!!!

Sempre sul mare, o meglio sull'Oceano, troviamo la regione dell'Aquitania che parte dal confine con la Spagna. Si incomincia con il paradiso dei surfisti, Biarritz, località turistica famosa già dal 1800 (ospitava la residenza estiva di - nientepopodimeno che - Napoleone III). Più a nord troviamo Bordeaux, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Anche qui il cibo è curatissimo e il gusto è sovrano assoluto dell' “art de vivre". Il foie gras, il petto d'anatra, il filetto di Bordeaux, il "garbure" (minestra di cavolo), il prosciutto di Bayonne e il caviale della Gironda sono prodotti caratteristici di quella che possiamo senza dubbio incoronare come una delle migliori cucine francesi.I vini di questa zona sono tra i migliori al mondo, Bordeaux e Bergerac in primis. Come anche i liquori a base di nocciola, ginepro, prugna e lampone, ideali per accompagnare i dolci.


Vive la France!!!

Altro luogo salvaguardato dall'UNESCO è Mont Sant-Michelle, un’isola su cui sorge un'abbazia benedettina dalla pregevole architettura, collegata alla terra ferma da una lingua di terra che si inabissa con l’alta marea (il fenomeno può raggiungere anche i 14 metri di dislivello). Il tutto si trova al confine tra Normandia e Bretagna.

Sempre nei paraggi, consiglio una visita a Etretat, località balneare nota per le sue spiagge, ma soprattutto per le falesie naturali di gesso a picco sul mare della Manica, tra cui anche il famoso arco. Unico neo, il mare: decisamente freddo, si congela! Cittadina fortificata è, invece, St.Malo, conosciuta per i ponti levatoi  e per i bastioni percorribili, da cui si può godere di una vista mozzafiato. È detta “la città dei pirati” e passeggiando per il borgo antico ci si può immergere in un’atmosfera davvero particolare. Il profumo di pesce, poi, è assolutamente inconfondibile.

Vive la France!!!

In Bretagna i frutti di mare sono immancabili. Ricordo piatti sontuosi con granseola centrale e una pioggia di ostriche, cozze e lumachine. Altra specialità della regione sono le crépes, sia dolci sia salate (quelle salate sono chiamate gallettes e sono preparate con farina di grano saraceno).La Normandia è sinonimo di latte, di burro salato e di formaggi, i migliori di Francia. Oltre che, naturalmente, di pesce e di frutti di mare (qui ho assaggiato una zuppa di cozze con latte e cipolla, che non sono mai riuscita a riprodurre appieno). Per quanto riguarda il bicchiere, invece, questa è la terra del Calvados e del sidro di mele. E ancora, spazio ai dolci con il leggendario caramello d'Isigny.Vi sono poi l'Alsazia e la Lorena, con la famosa quiche, le choucroutes e il dolce Kougelhopf. La Borgogna, con le lumache, la senape di Digione e i suoi rinomati vini. La zona della Loira, famosa per i suoi castelli, ma anche per le lenticchie verdi e la tarte Tatin. E infine la Corsica, incantevole isola che risente dell'influenza della cucina italiana, e in particolar modo della vicina tradizione ligure.

Insomma la geografia gastronomica francese presenta una varietà infinita di piatti e sapori diversi, che possono derivare dalla “cousine du terroir” (cucina del territorio, quella tradizionale che amo di più), dall'irreprensibile Alta Cucina o dalla creativa Nouvelle Cousine, molto in voga negli anni ‘80 anche nel nostro Paese. Non a caso, l’intero repertorio culinario francese è stato nominato patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Un traguardo condiviso, tra l’altro, con l’italianissima dieta mediterranea. 


Tiriamo le somme, dunque: questa nazione ci regala un’autentica miriade di piatti e ricette... ci tocca lavorare!

Inizio subito alla grande con la lettera “E”:  tutti pronti, allora, per l’Escargot Bourguignon.
Questo piatto tradizionale della cucina francese è tipico della Borgogna. Qui veniva raccolta la celebre lumaca di Borgogna, della specie Helix Pomatia, una grossa chiocciola dal guscio bruno e con le carni color grigio chiaro, ora in via d'estinzione in natura, ma sempre presente sulle tavole grazie ai diversi allevamenti della zona. Le escargot si gustano con burro, scalogno e aglio e questo piatto viene chiamato in luogo "buerre d'escargot" , servito come entré con ottimo vino della zona.
Vive la France!!!

Le lumache si possono acquistare vive o surgelate, già scottate oppure decidere di fare una scampagnata ed andarsele a raccogliere. Per questa attività, però, bisogna conoscere le varie specie mangerecce (non tutte sono edibili) e il ciclo vitale dell'animale. Senza contare che la raccolta è possibile solo in certi periodi dell'anno.
Se le acquistate vive si consiglia una bollitura preliminare, di qualche minuto; dopo di che bisogna estrarle dal guscio e mantenere solo il piede dell'animale, eliminando i visceri.
Si procede con più lavaggi con acqua acidulata con 50% di aceto, fino a quando passando la carne tra le mani non esce più la classica "bava". Infine si risciacqua con acqua.
Vive la France!!!
I gusci, se si vogliono utilizzare, vanno bolliti in acqua con un cucchiaio di bicarbonato per 5 minuti, risciacquati con cura (il bicarbonato potrebbe lasciare una polverina bianca) e poi asciugati in forno a temperatura di 60°C per 1-2 ore, in modo che nessuna goccia rimanga all'interno dei gusci.
A questo punto, sia le vive sia quelle congelate devono essere lessate per almeno 2 ore con acqua e verdure: 1 carota, 1 canna di sedano, 1 cipolla e 1 foglia di alloro. 

Dopo questa fase preliminare si passa alla ricetta vera e propria. Nel nostro caso...


Escargot Bourguignon


Vive la France!!!


Ingredienti per 4 persone


20 lumache (già cotte come descritto)

100g di burro
1 scalogno
2 spicchi di aglio
un mazzetto di prezzemolo
pane grattugiato

Tritare finissimi lo scalogno e il prezzemolo e passare gli spicchi di aglio nello spremiaglio.

Lavorare a crema  il burro a temperatura ambiente con gli aromi tritati in modo da avere un impasto omogeneo.
Prendere i gusci e inserire con la punta di un coltello un poco di crema di burro, poi 1 lumaca e ancora burro.
Sigillare con un velo di pane grattugiato.
Se si possiede l'apposita teglia è sufficiente mettere le lumache negli incavi appositi e ricoprirle con il burro aromatizzato.
Posizionare il tutto in una teglia da forno con il foro verso l'alto e cuocere a 180°C in forno già caldo per 8-10 minuti.
Servire ben caldo. 
Vive la France!!!

Per ora vi ringrazio di essere riusciti a leggere questo "po-po" di scritto (mai fatto un post tanto lungo...) e  vi aspetto con le vostre ricette francesi... 

Quindi se volete partecipare all'Abbecedario Culinario della Comunità Europea, dopo aver cucinato e pubblicato la ricetta nel vostro blog (il post deve includere un riferimento all'evento e possibilmente anche il logo), lasciate un commento qui sotto, in modo che possa stilare l'elenco di tutti i vostri contributi.

C'è tempo fino al 22 aprile!!!

Ed ora, prima di elencare le vostre proposte, un ringraziamento speciale ad Aiuolik, organizzatrice instancabile e simpatica compagna di viaggio.


Ecco le vostre ricette di cucina francese, in rigoroso ordine di arrivo.....
- Agneau aux herbes de Provence - Agnello alle erbe di Provenza da Armonia Paleo


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