Magazine Cultura
di Jonathan Coe
Feltrinelli 2013, 280 p.,
brossura € 17,00
Thomas Foley è un giovane impiegato del COI ( Central Office of Information) , sposato da poco ha una bella moglie, Sylvia,ed è padre della piccola Gill,conduce un'esistenza normale,anzi grigia,di più: insipida,del tipo famiglia e lavoro,ufficio e casa. Il 1958 però è l'anno
dell'Exposition universelle et
internationale de Bruxelles si tratta del primo evento del genere dopo la Seconda guerra mondiale. Mr Foley ha origini brussellesi, sua madre infatti, sfuggita ai rastrellamenti nazisti nella capitale belga durante la guerra, aveva deciso di rifarsi una vita in Inghilterra, dunque anche per questo motivo, i grandi capi del COI decidono di affidare al giovane e inesperto collaboratore la loro rappresentanza all'Expo: il ragazzo dovrà fingersi gestore del "Britannia", il pub costruito all'interno della fiera come monumento rappresentativo dello stile british e sotto questa falsa veste spiare i Russi che sono interessati al loro padiglione scientifico dove espongono le nuove conquiste sullo studio dell'atomo degli scienziati d'oltremanica. Mr Foley che nella valigia conserva gelosamente alcuni dei successi di Ian Fleming, appena giunto a Bruxelles, mentre si riprende dallo stordimento provocato dal magnifico monumento dell’ingegnere André Waterkeyn : l'Atomium, viene accolto e scortato al suo alloggio da una bellissima hostess, Anneke, che sembra innamorarsi a prima vista di quest'inglese belloccio che assomiglia a Gregory Peck e gioca a fare James Bond senza riuscirvi. Ma Foley fra una pinta di birra e un abboccamento con qualche spia russa s'invaghirà a sua volta di Emily americana che oltre ad essere bella dimostrerà di essere dotata di un sex apeal irresistibile per tutte le spie che frequentano il Britannia. Jonathan Coe ci regala un acquerello dai colori vivaci come quelli della campagna fiamminga, su di un'epoca , quella della Guerra Fredda e delle finte unioni fra i popoli che al "volemose bene" di facciata contrapponevano guerre segrete per la sopraffazione di una fazione sull'altra senza esclusione di colpi, ma lo scrittore inglese tesse la sua ragnatela di intrighi amorosi e non con quel pizzico di umorismo inglese che rende l'intera vicenda avvincente fino all'ultima pagina che vi regalerà una sorpresa inaspettata.
di Luigi De Rosa
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