1 maggio

Buongiorno e buona Festa del Lavoro, cari lettori, amici e …disoccupati. Si, buona Festa del Lavoro anche a voi, con la speranza che almeno oggi, ameno oggi dopo due settimane di ponti festivi, i “lavoratori” che conosciamo si godano la “vacanzina” senza lamentarsi troppo con noi. Del lavoro di merda che fanno, di doverci tornare domani, etc. etc.
Almeno oggi, non dico tanto.
Perché oggi vogliamo festeggiarla anche noi sta c… di Festa del 1 maggio, no? E vogliamo festeggiarla proprio in onore del lavoro che ci ha occupati a tempo pieno, senza lasciarci nemmeno il beneficio di un’equa e giusta paga, di contributi per la nostra futura pensione (Ah. Ah. Ah.), di ferie e vacanze retribuite, di un’assicurazione per infortunio, di malattie…
Insomma, vogliamo o no festeggiarla questa disoccupazione?
Se non altro, un giorno all’altro, abbiamo il diritto di trasformarla in una occasione di festeggiamenti, no?
Del resto lo sapete che ne sono convinta: facciamo il lavoro più bello del mondo, e siamo finiti a lavorare per il capo più buono, bravo, bello del mondo: noi stessi.
E a nessun altro dobbiamo render conto.

Perciò, io mi sento di festeggiare, e al diavolo il resto.