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1° maggio 2015: cosa fare per il lavoro?

Creato il 01 maggio 2015 da Lasfinge
01/05/2015

Oggi è il primo maggio, tradizionalmente la festa dei lavoratori: una lunga storia ed una lunga scia di sangue per la conquista dei diritti e della dignità dei lavoratori, una storia tuttavia che sembra appartenere ad un passato remoto in quest'epoca di reazione e regressione di tutto ciò che rappresenta un diritto della persona umana come tale, vale a dire quella che non possiede nulla e che perciò non ha alcun valore per ciò che ha, ma soltanto per ciò che è.

Ieri, alla vigilia della festa dei lavoratori, l'Istat ha diffuso i dati (avvilenti) sull'andamento del mercato del lavoro in marzo: già in febbraio c'era stato un calo dell'occupazione, ed in marzo il trend persiste con una ulteriore diminuzione dello 0,3% rispetto al mese precedente ed altrettanto (-0,3%) anche rispetto a marzo del 2014, mentre la disoccupazione cresce dell'1,6% rispetto a febbraio e raggiunge il tasso globale del 13% con un aumento nei 12 mesi del 4,4%.

Nei giovani tra i 15 ed i 24 anni il tasso di occupazione rimane al 14,5% mentre il tasso di disoccupazione in questa fascia d'età arriva al 43,1% anch'esso in crescita dello 0,3% in rapporto al mese precedente.

Naturale la domanda: a cosa è servito il famoso jobs act? Era necessario (per chi governa) accontentare alcune lobby finanziarie  ed imprenditoriali togliendo i diritti conquistati dai lavoratori negli ultimi due secoli, facilitare i licenziamenti e ridurre il costo del lavoro, quindi salari e garanzie.
Ovviamente ai morti di fame la cosa (pardon: alla gente comune) è stata venduta come una possibilità di ampliamento delle opportunità di lavoro ed impiego: la mistificazione è apparsa immediatamente grossolana, ma c'è chi l'ha bevuta (per così dire) e, svilendo ancora un pochino la scuola (che si vuole asservita al regime) magari il numero di persone che si lasciano abbagliare da promesse e campagne pubblicitarie potrebbe crescere, dopodiché non resta che assicurare la perpetuazione dell'attuale classe politica con una legge elettorale ad hoc, cosa alla quale si sta provvedendo di gran carriera...

Oggi è il primo maggio e, secondo l'osservatorio indipendente di Bologna, sono 196 i caduti sul lavoro nei primi quattro mesi del 2015, dal 1° gennaio al 30 aprile, perché di lavoro si muore e si continua a morire.... malgrado la disoccupazione cresca, forse proprio per quello, visto che chi riesce è disposto a lavorare in qualunque condizione... soltanto in aprile ci sono stati ben 73 morti, più di due al giorno. 

L'Anmil come fonte ufficiale, aveva già segnalato una crescita dei decessi sul lavoro per il 1° trimestre 2015 (gennaio-marzo) segnalando nel suo bilancio trimestrale che: 
"quelli in occasione di lavoro sono saliti da 136 a 142 (+4,4%)" con una maggiore penalizzazione delle donne e delle regioni del sud.

Oggi è dunque una ricorrenza dolorosa: il momento di ricordare le persone sfruttate che quotidianamente muoiono per pochi spiccioli e senza diritti e dignità riconosciuta, il momento per salutare le migliaia di giovani che, dotati di talento ed iniziativa, riescono ad allontanarsi da questo paese per cercare altrove di trovare la propria strada e ritagliarsi lo spazio vitale di cui hanno bisogno per esercitare realmente il proprio diritto alla vita ed al futuro.

Oggi è il primo maggio, sapete? C'è stata l'inaugurazione dell'Expo, da cui si dice che dovrebbe giungere riqualificazione e ripresa: certo è stato portato avanti tra inchieste giudiziarie e ritardi, il che è ordinaria amministrazione in Italia. 

La corruzione e le ruberie sono il motivo per il quale è necessario spremere e sfruttare il mondo del lavoro infatti: se qualcuno ruba, qualcun altro deve pagare, non è così?
Del resto basta guardare appunto come ed a quali condizioni si sono svolte le assunzioni all'Expo per capire esattamente cosa c'è dietro la facciata.

Non c'è ripresa senza lavoro e senza rispetto del lavoro: il lavoro (sapete?) è l'unica cosa che possiede capacità produttiva...


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