La festa dei lavoratori risale al 1 maggio 1886,
una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue.
Fine 1800, anni di indiscussa importanza per la classe operaia, dove per alcuni decenni si coalizzarono per rivendicare i propri diritti e mettere dei limiti alla giornata di lavoro, passando da oltre 12 ore alle 8 ore.
Ci furono tantissime manifestazioni così durante il Congresso della II Internazionel di Parigi del 1889 si decise di proclamare il 1° maggio come giornata di lotta.
Durante i venti anni del regime fascista fu abolita in Italia questa ricorrenza ripristinata poi dal 1945.
Da allora certo numerosi passi avanti sono stati fatti, ma oggi, dovremmo scendere tutti in piazza a rivendicare il diritto al lavoro, un diritto che ci permette di avere la nostra dignità per vivere al meglio la nostra esistenza.
Lottare contro quei datori di lavoro che in momenti come questi approfittano della situazione.
Disoccupazione giovanile, precariato, sono due mali di questa società moderna, dove vuole crescere senza creare posti di lavoro….dove si parla di tecnologia, di aprire le porte al mondo…. peccato solo che per farlo servano imprenditori disposti ad assumere.
Articolo 1 della Costituzione italiana: L’Italia è una Repubblica democratica basata sul lavoro.
Ale