Ero certa che io non sarei stata così, no. Io ero quella che diceva che sarebbe andata alla grande anche una grigliata in giardino (puahahahahah!).
Intendiamoci, sono ancora di questo parere. Anzi, diciamo che darei una costola per riuscire a fregarmene di tutto e di tutti e fare davvero una grigliata in giardino. Guardo con somma invidia le mamme che organizzano il compleanno dei bambini nel gazebo del parchetto sotto casa e penso con nostalgia a quando la vita era più facile.
Solo che non avrei mai pensato di diventare isterica. Isterica io?Ma quando mai.
Io che sono il ritratto della calma e della ragionevolezza.
E invece ora che mancano sei mesi scarsi e siamo ancora agli albori dell'organizzazione...
Partiamo dagli antefatti.
Mio fratello, che lavora nel "campo" (ed è proprio il caso di dirlo), si sta occupando della questione fiori. O meglio, l'ho torturato per farmi dare un elenco di fiori che sicuramente ci saranno il primo marzo, senza doverli magari importare da un paese sudamericano a dorso di mulo alla modica cifra di millemila euro al mazzetto. Poi abbiamo trascorso due giorni a scegliere tra fotografie di fiori assolutamente identici e siamo giunti ad una decisione: il "raptus".
No, non si chiamano "raptus" i fiori, ma hanno un nome simile e la mia Socia li chiama così, quindi...
Venendo alla Socia, quella mano santa da grafica si sta occupando del design delle partecipazioni, così le ho detto che sarebbe carino se fossero decorate con un motivo a "raptus", giusto per stare in tema.
L'altro giorno, dopo che la Socia mi aveva inviato qualche prova delle partecipazioni via email, vengo assalita da dubbi sotto forma di Dissennatori. Il cuore inizia a battere a mille, il sudore scende sulla fronte anche se non fa più così caldo, ma soprattutto sento un urgente bisogno di tenere tutto sotto controllo. Così prendo il telefono e chiamo mio fratello, irritandomi alquanto per i cinque (ben cinque!) squilli prima del suo "pronto?".
- Ale, sei assolutamente certo che i raptus ci siano il prossimo marzo?Più tardi esco con un'amica e pare proprio che non ci sia stess che uno spritz non possa curare. Mi pare perfino di rilassarmi e riesco a ridere del tono da maestrina che poco prima avevo avuto con quel santo di fratello che ho.
- Certo, è la loro stagione.
- Sei sicuro? Indipendentemente dal tempo e da come andrà l'inverno?
- Sì, ci sono sempre.
- Sei assolutamente certo? Me lo prometti? Perchè la Socia sta facendo le partecipazioni coi raptus e sarebbe inaccettabile inviare partecipazioni coi raptus e poi far trovare in chiesa delle stupide rose, non trovi?
- Beh, sì.
- Quindi sei certo al di là di ogni dubbio che troveremo dei raptus?
- Se vuoi li possiamo prenotare.
- Sarà meglio.
Poi prendiamo l'auto e faccio per riaccompagnarla a casa.
Ad un semaforo per me palesemente verde pieno la mia amica mi afferra un braccio e urla un "attentaaa!!!". Io mi blocco prima ancora di capire cosa stia succedendo e mi ritrovo con una bicicletta con a bordo due ragazzini che mi si "appoggia" alla fiancata.
Dal momento che non posso aprire la porta senza scaraventarli sull'asfalto, abbasso il finestrino e urlo come una pazza.
- Ma di che [@##° di colore ce l'avevate il semaforo???Si giustificano i ragazzini sommessamente rimettendosi mestamente in sella.
- Scusa, scusa, scusa, era arancione...
- TUA NONNA E' ARANCIONE!Urlo io di rimando.
I ragazzini, evidentemente terrorizzati dalla pazza isterica che urla, scappano a tutta velocità nella notte mentre io, ormai scesa dall'auto, in mezzo al semaforo urlo "e adesso dove [@##° scappate!?!?".
Ok, loro sono scappati dopo avermi rigato l'auto, ma a loro discolpa, col senno di poi, nemmeno io mi sarei fermata a discutere con una che urlava in mezzo alla strada come stavo facendo io.
No, ma per fortuna sono una persone che reagisce allo stress con stile ed eleganza. Da vera signora,
La Redazione