Magazine Arte
PhotoReload (Naked City) a cura di Italo Bergantini e Alessandro Trabucco
ROOMBERG PROJECT SPACE di
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA
presenta
FILIPPO CENTENARI / CARLO D’ORTA / MASSIMILIANO FOSCATI / VIDEO DI DEVIS VENTURELLIin PhotoReload (Naked City)
a cura di Italo Bergantini e Alessandro Trabucco
Inaugurazione sabato 1° ottobre 2011 ore 18-21
ROOMBERG project space / Viale Le Corbusier 39 - Torre Baccari - low ground / LATINA
Periodo: 1° OTTOBRE / 20 NOVEMBRE 2011
orario di galleria:
lunedì 16-20 / martedì - sabato 10-13 / 16-20 /
lunedì mattina su appuntamento
info: T. e F. +39 0773 604788 – T. + 39 0773 690053
M. +39 334 7105049
e.mail: [email protected] / sito: www.romberg.it
Al piano terra del grattacielo Baccari, si inaugura la prima mostra della stagione espositiva 2011/2012.
La nuova stagione aprirà in contemporanea con lo spazio al 17° piano, proporrà una rassegna pensata e costruita per ROOMBERG project space che vuole tracciare un percorso omogeneo di ricerca sull’attuale 'stato dell’arte' della fotografia e della videoarte, incentrato soprattutto sul concetto di 'analisi' e di 'ricarica' (Reload - quindi una sorta di 'presa di coscienza') in relazione ad un pensiero digitale che condiziona sempre di più la vita contemporanea.
Obiettivo delle 5 mostre che si alterneranno è presentare lavori fotografici e video nei quali la presenza dell’elaborazione digitale risulterà essere a volte determinante, ma mai predominante, a volte soltanto pensata ma non attuata, ciò significa che la tecnica adottata da ciascun artista accoglie le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie senza esserne dominata, ottenendo risultati al confine tra il reale e l’immaginario, sino alla sensazione di non riuscire ad individuare la natura originaria dell’immagine stessa.
Gli artisti, 15 + 5, avranno quindi come base principale del loro lavoro la realtà, riformulata e reinterpretata in modo da ottenere nuovi ed inediti significati.
La prima mostra, dal titolo Naked City, presenta i lavori fotografici di Filippo Centenari, Carlo D’Orta, Massimiliano Foscati, e un video di Devis Venturelli.
Soggetto privilegiato è la città, osservata, indagata, raccontata, sezionata e restituita allo sguardo come spogliata di ogni copertura visiva che ne mascheri la sua reale identità vitale e formale.
La ricerca dei tre fotografi è incentrata soprattutto sul concetto di digitale, inteso sia come tecnica, sia come evoluzione visiva e mentale della contemporaneità.
Il pixel, come elemento base dell’immagine elettronica (Foscati), il codice binario, come struttura costitutiva del linguaggio digitale (Centenari), l’elaborazione delle immagini con software di fotoritocco (D’Orta), rappresentano la “materia” di lavoro su cui sviluppare il proprio discorso di analisi sull’attuale ricerca fotografica.
Il video di Devis Venturelli, dal titolo Superfici fonetiche, è un viaggio ludico all’interno della città, una ricognizione urbana in cui un agente atmosferico, il vento, fa da propulsore ad alcune lingue metalliche che si muovono liberamente per le strade emettendo deboli e delicati suoni.
TAMBURO DI LATTA a cura di Italo Bergantini e Alessandro Trabucco
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA / 17° FLOOR / LATINA
ANTONIO CERVASIO / VINCENZO MARSIGLIA / GUIDO PECCI / NICOLA VINCI / FERNANDO ZUCCHI
TAMBURO DI LATTA
a cura di Italo Bergantini e Alessandro Trabucco
INAUGURAZIONE SABATO 1° OTTOBRE 2011 ORE 18-21
ROMBERG Arte Contemporanea / Viale Le Corbusier 39 - Torre Baccari / 17° FLOOR / LATINA
Periodo: 1° OTTOBRE / 20 NOVEMBRE 2011
orario di galleria: lunedì 16/20 – dal martedì al sabato 10/13 – 16/20
info: T. e F. +39 0773 604788 – T. + 39 0773 690053 - M. 334 7105049
e.mail: [email protected] / sito: www.romberg.it
TAMBURO DI LATTA è il titolo della prima mostra che inaugura la stagione espositiva 2011/2012 del nuovo spazio della ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA sito al 17° piano del grattacielo Baccari a Latina.
'Il tamburo di latta' è un famoso libro pubblicato nel 1959 dello scrittore tedesco Günter Grass -Premio Nobel per la letteratura nel 1999-. Dal libro e dalla successiva versione cinematografica di Volker Schlöndorff uscita 20 anni dopo, nel 1979, prende ispirazione la mostra. E’ il racconto della vita di Oskar, un bambino nato a Danzica negli anni ’20 del secolo scorso e che, alla tenera età di 3 anni, in maniera autonoma e consapevole, prende una decisione esistenziale drastica: procurarsi un incidente domestico per causare l’interruzione della propria crescita, una scelta dettata dall’osservazione disincantata dei comportamenti negativi degli adulti e dal netto rifiuto di diventare come loro.
Al momento della nascita, la madre gli promette un particolare regalo, un tamburo di latta da donargli proprio al suo terzo compleanno, oggetto che diventerà inseparabile compagno di vita, unico elemento di contatto col mondo esterno e che scandirà il ritmo delle sue giornate.
Ambientata nel periodo dell’ascesa e caduta del regime nazista e della tragedia della Seconda Guerra Mondiale, la storia riporta le profonde riflessioni e i pensieri del bambino Oskar, in contrasto con l’unico elemento fonetico in suo possesso, la propria voce, che utilizzerà in modo “primitivo”, solo per emettere delle tremende urla in grado di frantumare vetri e lampadine. Ed è proprio questa la sua esistenza terrena, una continua battaglia in difesa della propria dignità umana, contro l’assurdità della vita adulta, agli occhi del bimbo violenta e ipocrita.
Le opere allestite nello spazio della ROMBERG nascono da questi spunti sviluppandosi in un percorso che i cinque artisti affrontano delineando le tematiche che meglio rappresentano il complesso mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, per certi versi dai contorni indefiniti, per altri strutturato su esigenze vitali e di primaria importanza.
Il piccolo Oskar diventa così l’emblema del fragile equilibrio che governa i pensieri, le emozioni, le nuove scoperte che quotidianamente accompagnano e conducono il bambino nel cammino verso l’età della ragione e della consapevolezza:
PAURA, psicologia delle fantasie, dei desideri, dei timori: l’uomo nero, il buio, la solitudine, il dolore, l’incubo, il sentimento di abbandono.
Nicola VINCI.
FIDUCIA, rapporto con il mondo esterno: i coetanei, i familiari, gli adulti, l’ambiente circostante, gli eventi storici.
Antonio CERVASIO.
GIOCO, svago, la convivialità, la spensieratezza: la cameretta dei giochi, il possesso degli oggetti, la costruzione di un mondo fantastico e l’identificazione in personaggi inventati.
Vincenzo MARSIGLIA.
CRISI, crescita, consapevolezza, conoscenza di sé e responsabilità sociali: la sessualità, il lavoro, la quotidianità, la sopravvivenza.
Guido PECCI.
RICORDO, l’adulto/bambino, il rapporto con il passato e le ripercussioni sul presente: la maturità e la memoria dell’infanzia perduta.
Fernando ZUCCHI.
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