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10 Aprile: nel 1857 nasce Henry E. Dudeney, nel 1911 muore Sam Loyd

Creato il 10 aprile 2014 da Tanks @tanks
10 Aprile: nel 1857 nasce Henry E. Dudeney, nel 1911 muore Sam LoydLa

 giovane signora sistemò tre tazze da the vuote sopra la tavola e sfidò chiunque a mettervi dentro dieci zollette di zucchero in modo che ogni tazza contenesse un numero dispari di zollette.
È il problema n.ro 53 dei Canterbury Puzzles di Henry E. Dudeney. Per affrontare questo enigma logico-matematico, come gli altri 109 contenuti nel libro, occorre far leva sul pensiero laterale.
Una soluzione normale è esclusa infatti con un semplice ragionamento: la somma di 3 numeri dispari è necessariamente un numero dispari (dispari + dispari = pari, pari + dispari = dispari). E allora?
Serve un trucco, un'interpretazione libera del problema (e che lasci intatte le zollette!)
Henry E. Dudeney fu uno delle due figure dominanti del campo degli enigmi matematici a cavallo di fine 800, il periodo d'oro per questo genere di divagazione: diffuso sui principali giornali, vantava, diversamente da oggi un discreto numero di fan.
Trovo invece che i giochi che oggi ci sfidano dalle pagine di alleggerimento dei quotidiani (il Sudoku, per citarne uno) non stimolino più il nostro lato creativo, ma abbiano una base meccanica, ripetitiva. La mente si divaga smontando un problema, non costruendo una soluzione, attività ben più impegnativa.
Accanto a Henry Ernest Dudeney, inglese, nato il 10 Aprile 1857 e scomparso il 24 Aprile 1930, l'altra figura dominante è quella dell'americano Samuel Loyd (31 gennaio 1841 – 10 aprile 1911). Il 10 aprile è quindi l'occasione per ricordarli entrambi.
Più creativo l'americano, geniale creatore di problemi scacchistici, inventore del gioco del 15. Più matematico l'inglese, che pure cominciò anche lui pubblicando problemi di scacchi sul giornale cittadino, all'età di soli 9 anni.
Esempio di problema alla Dudeney: trovare un numero, cubo perfetto, la somma delle cui cifre sia uguale alla sua radice cubica.
Oltre al banale: 1 = 1 x 1 x 1, c'è 512 = 8 x 8 x 8, e 8 = 5 + 1 + 2.
Le soluzioni, note come numeri di Dudeney, sono in tutto 6.
A Dudeney, professore di matematica per tradizione familiare, si deve anche l'invenzione della "Verbal Arithmetic", più conosciuta come cripto-aritmetica: SEND + MORE = MONEY, a ogni lettera corrisponde una cifra tra 0 e 9, a lettere diverse corrispondono cifre diverse.
a proposito di Sam Loyd, invece, c'è un divertente aneddoto che riguarda il gioco del 15.
L'inventore del gioco fu un postino di Canastota (New York), Noyes Palmer Chapman, nel 1874. Nello spazio di pochi anni il gioco si diffuse, diventando una mania a partire dal 1880. Dagli Stati Uniti passò al Canada, poi all'Europa, per approdare in Giappone nel 1889.
Loyds si auto-proclamò inventore del gioco, anche se in realtà contribuì solo alla sua diffusione, con un'azione di marketing virale ante litteram: promise un premio di 1.000 $ per chi, partendo dalla disposizone inziale ordinata dall'1 al 15, fosse riuscito a invertire il 14 e il 15.
Non si può ed è dimostrabile matematicamente, ma la promessa del ricco premio e l'apparente semplicità dell'obiettivo spinsero molti a provarci, acquistando il gioco. Geniale.
Buon giovedì.
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