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10 citazioni dimostrano che Papa Francesco è un progressista

Creato il 28 agosto 2013 da Uccronline

PapiSe pensi che Papa Francesco sia la luce e Benedetto XVI il buio, se pensi che Franesco sia un militante pro-choice e Benedetto XVI un pro-life, se pensi che Francesco sia un no-global e Benedetto XVI un capitalista, se pensi che Francesco sia un militante dei diritti umani e Benedetto XVI li contrasti… ma anche solo se credi che Francesco sia un banale progressista e Benedetto XVI un arcigno conservatore…bene, sei il benvenuto in questo articolo.

Innanzitutto vorremmo elencare alcune illuminanti citazioni di Francesco dette in questi primi mesi di pontificato. Soffermati sulla luce che emanano queste parole, assapora il “cambiamento”, respira il vento nuovo che sembra calato sulla Chiesa!

 

1) Partiamo dalla sua innovativa apertura alle persone omosessuali: «È deplorabile che le persone omosessuali siano state e siano oggetto di odio violento nei discorsi o nelle azioni. Un simile trattamento merita la condanna da parte dei pastori della Chiesa ogni qual volta si verifichi».

2) La sua innovativa vocazione per i poveri: «Se ci rifiutiamo di condividere ciò che abbiamo con il povero e l’affamato, rendiamo il nostro possesso un falso dio. Quante voci nella nostra società materialista ci dicono che la felicità si trova nell’accumulare proprietà e lussi! Ma questo è rendere il possesso un falso dio. Invece di portare la vita, essi portano la morte».

3) La sua innovativa desacralizzazione del Papato teocratico: «L’autorità del Papa non è illimitata. I signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore. Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere».

4) Il suo innovativo riconoscimento del ruolo della donna: «È importante dal punto di vista teologico e antropologico che la donna sia al centro della cristianità. Attraverso Maria, e le altre donne sante, l’elemento femminile è posto al centro della religione cristiana».

5) La sua innovativa condanna del capitalismo: «La prevalenza di una mentalità egoista e individualistica che trova espressione anche in un capitalismo sregolato».

6) La sua innovativa vocazione ambientalista: «sono molto preoccupanti le minacce originate dalla noncuranza – se non addirittura dall’abuso – nei confronti della terra e dei beni naturali. L’essere umano si è lasciato dominare dall’egoismo, perdendo il senso del mandato di Dio, e nella relazione con il creato si è comportato come sfruttatore, volendo esercitare su di esso un dominio assoluto. Quando l’uomo si sostituisce a Dio finisce col provocare la ribellione della natura, piuttosto tiranneggiata che governata da lui».

7) Il suo innovativo rispetto per le altre religioni: «Nel rispetto delle differenze delle varie religioni, tutti siamo chiamati a lavorare per la pace e ad un impegno fattivo per promuovere la riconciliazione tra i popoli»

8) La sua innovativa critica al potere della Chiesa: «Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa? A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra! Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!».

9) La sua innovativa richiesta di una “chiesa povera per i poveri”: «Liberata dai fardelli e dai privilegi materiali e politici, la Chiesa può dedicarsi meglio e in modo veramente cristiano al mondo intero, può essere veramente aperta al mondo».

10) La sua innovativa apertura alla tecnologia: «Le nuove tecnologie digitali stanno determinando cambiamenti fondamentali nei modelli di comunicazione e nei rapporti umani, hanno uno straordinario potenziale e sono un vero dono per l’umanità, a condizione che i vantaggi che esse offrono siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunità, soprattutto di chi è bisognoso e vulnerabile»

 

E’ evidente che da questi pronunciamenti si dimostri che Francesco sia un progressista, un innovatore e crei una discontinuità totale con i suoi predecessori. Già, peccato che abbiamo voluto farti uno scherzo!! Tutte le citazioni che hai letto non sono di Francesco, le citazioni che hai letto sono di Benedetto XVI. Eh si, ci sei cascato? La prossima volta non fidarti dei media. Non ci sei cascato? Bravo, sei un libero pensatore

Questa è una piccola burla inventata da Pat Archbold nel suo blog, sul sito americano del “National Catholic Register”, per prendere in giro la mania dei media nell’attribuire a papa Francesco idee opposte a quelle di Benedetto XVI, soprattutto sui temi più cari al mainstream giornalistico, cioè gay, donne, ambiente, capitalismo, povertà.

In realtà si può fare anche il gioco inverso:
«Difendere la testimonianza dell’autentica natura del matrimonio e della famiglia, della santità e della dignità inviolabile della vita umana, e della bellezza e verità della sessualità umana». Benedetto XVI? No, Papa Francesco nella lettera del 9 agosto ai “Cavalieri di Colombo”. Ancora: «La vita deve essere sempre difesa, sin dal grembo materno, riconoscendovi un dono di Dio e garanzia del futuro dell’umanità». I principi non negoziabili di Ratzinger? No, sempre Francesco nel messaggio in occasione della Settimana nazionale della famiglia. «La Chiesa si è già espressa perfettamente su questo [matrimonio omosessuale, nda]. Non era necessario tornarci, come non ho parlato neppure della frode, della menzogna o di altre cose sulle quali la Chiesa ha una dottrina chiara! Non era necessario parlare di questo, bensì delle cose positive che aprono il cammino ai ragazzi. Inoltre i giovani sanno perfettamente qual è la posizione della Chiesa! E la mia posizione è la stessa perché sono figlio della Chiesa». Sempre Papa Bergoglio, in questo caso durante il suo recente viaggio a Rio per la Giornata mondiale della gioventù.

Apriamo la ragione, pensiamo con la nostra testa e non lasciamoci imboccare dai quotidiani e dalla televisione. Il consiglio è che qualunque informazione ascoltate sul Papa o sul Vaticano, essendo sempre manipolata, va confrontata con le fonti mediatiche ufficiali (“Avvenire”, “Osservatore Romano”, “Radio Vaticana” ecc.). Mi raccomando, non lasciatevi ingannare!

La redazione


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