10 cose che ho imparato dal 10 dicembre 2014:
- Rendere, con la sola forza del pensiero, il dolore più terribile (post-cesareo) sopportabile: per potermi occupare al più presto di Giuliano e Bruny.
- I nonni, gli zii e la mia famiglia sono le persone che ci sono e ci saranno sempre, incondizionatamente. (Non è che l’ho imparato ora…ma ora ne ho preso ancora più coscienza).
- Che una sorella o un fratello maggiore vanno sempre coinvolti e inaspettatamente ti sono di grandissimo aiuto.
- Che non si dovrebbero cercare risposte su google, ma alla fine mi ritrovo a cercare le cose più assurde (es.: colore cacca neonato).
- Ottimizzare i tempi e pianificare. Decidere in anticipo cosa fare in quelle ore in cui Giuliano dorme e Brunella è a scuola (mangiare, shampoo, telefonata…o dormire?)
- Allattare in piedi, salendo le scale, mangiando, scegliendo i vestiti da far mettere a Brunella…ed imparare a fare tutto rigorosamente con una sola mano.
- Rassegnarmi all’idea di non riuscire a fare tutto da sola… qualche pizza in più a cena, un pò più di tv a Brunella, chiedere di tutto di più a mio marito.
- Resistere al sonno ed alla stanchezza e riuscire a dormire seduta anche un quarto d’ora.
- “Tapparmi le orecchie” per non sentire i continui commenti, spesso pessimistici o allarmistici e comunque contraddittori, di tutti coloro che pensano di sapere più di una mamma cosa è meglio per lei e per il suo bambino. Fra tutti chi mette in guardia sulle conseguenze del “dargliele tutte vinte” o “viziarlo”quando invece è ovvio il bisogno di un bambino di essere a contatto fisico con la mamma.
- Che l’amore si moltiplica.