UNO. Guarda le premesse.Se arriva da te già impegnato, parti malissimo. Quello che sta facendo all'altra oggi, potrebbe essere fatto a te domani. Certo, magari ti dici che anche a te è capitato di conoscere uno alla fine di una storia e che se la storia non fosse già morta e sepolta prima del rito funebre, nemmeno ti saresti sognata, tu, di aprirti (in senso letterario e pure letterale) ad altro, ma sappi, che è un alibi che non regge, questo. Potrebbe dirti che con sua moglie non c'è più nulla da tantissimo tempo, che lui e lei sono come fratelli, che lei magari ha già un altro. Ma finché vivono sotto lo stesso tetto, non ne avrai mai la certezza. O sparisci ora (subito) o ti inginocchi e ingoi (il rospo) e ti impegni pure a non lamentarti (che di ragioni, credimi, ne avrai a pacchi e ciuffi).
DUE. Chiedi.Domande chiare, chiuse e che non ammettano mezze risposte.Preferibilmente a raffica e imbuto. Senza imboccarlo.Lo imbocchi - tocca spiegarti tutto - quando gli dici che non esci con uomini impegnati (lascia perdere i giri di parole. Ci sono uomini, con due o più famiglie che non si sentono impegnati manco per niente), e poi gli chiedi: "e tu non lo sei, vero? vero che sei single?". Se lo fai, stai sprecando tempo e risorse. Molto meglio mollare le perifrasi e andare al sodo: "Sei sposato/accasato/fidanzato?" Sì, beh, questa potrebbe andare, ma anche qui l'immaginazione di certi Pifferi potrebbe stupirti e loro, i Pifferi, potrebbero risponderti "No", intendendo in realtà: "Sì, ma non lo chiamerei un vero matrimonio/relazione"."Vivi da solo?" è una domanda perfetta per la prima conversazione, ancora prima di andarci a cena. Se risponde sì, non mollare e chiedi da quanto. Quando poi risponde (se risponde), a questo punto chiedi a quanto tempo risale l'ultima frequentazione. Oppure sbraga e domanda:"Vabbè, sei single, abbiamo capito, ma, dimmi, ti scopi qualcuno o vivi di poesia e immaginazione?"Se si scandalizza è una zuppa, quindi tanto vale perderlo.
TRE.Apri gli occhi.Prima di ascoltare quel che dice, leggere quel che ti scrive e bearti di quel che senti, fermati a dare un'occhiata a quello che fa. Ti porta a cena sul lago di Como (e tu abiti a Pavia)? O organizza spettacolari fine settimana fuori porta (e alle volte pure confine)? Non hai mai incontrato nemmeno mezzo dei suoi amici?Mmh. Gatta-ci-cova. Fossi in te, andrei a fondo. Se poi si dichiara più singolo di una confezione monodose di TicTac, ma dopo le otto di sera sparisce e nel weekend evapora nel nulla, forse, non ti ha raccontato tutta la verità.
E SE NON BASTA ECCOTI IL QUATTRO. Prendi appunti. E verifica la coerenza di quel che racconta. Con tutte le cose che hai da fare, pensa a quante te ne dimentichi ogni giorno (mica solo tu, eh) e considera che se vuoi davvero avere qualche mezza chances di capirci di più, quel che ti dice che fa, non va scordato.
Cinque, sei e sette e otto (squot- giravolta- squot).Non servono. A questo punto, il 5, il 6, il 7 e l'8 non servono: se sei invischiata in una relazione con uno di cui non ti fidi, hai poco da fare (salvo andarti a rileggere l'ottava riga e applicarla alla lettera). E quindi? Niente: o ti rassegni, o molli il balino e ti rilassi. Tanto più che (chicca finale in chiusura di post) fonti attendibili hanno dimostrato come la fedeltà maschile non sia indimostrabile. (Ma sia davvero vicino alla fisica dei quanti.)