Anche un semplice click, come ogni attività umana, genera emissioni e quindi impatto ambientale. La principale voce di consumo (e di inquinamento) del web è l’energia elettrica: essendo ancora in buona parte ottenuta mediante combustione di fonti energetiche fossili, il consumo di energia comporta la produzione di grandi quantità di emissioni nocive.
(nytimes.com)
È stato calcolato che la cosiddetta Information and Communication Technology globale (internet, video, voce e altri servizi cloud) ogni anno produca più di 830 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Si tratta di circa il 2% delle emissioni globali di Co2. Le proiezioni dicono, inoltre, che la quota è destinata a raddoppiare entro il 2020. Ma qual è, nello specifico, l’impatto ambientale di un sito o del singolo utente? Per rispondere a questo interrogativo arriva in aiuto co2web.it: un portale, realizzato da Rete Clima, finalizzato a promuovere sia informazione e sensibilizzazione verso gli impatti ambientali generati dal nostro utilizzo quotidiano della rete sia azioni di riduzione e di compensazione forestale nazionale delle emissioni del web.
Grazie alla simulazione interattiva, su co2web.it i navigatori possono quantificare le emissioni legate al proprio uso del web: dalla consultazione delle pagine del proprio sito web (o blog), ai video visionati su Youtube, alle email inviate. Qualche esempio? Un sito con 100.000 pagine viste al mese emette 288 kg di Co2 in un anno mentre un’internauta che utilizza il web per 100 ore al mese avrà invece emesso a fine anno 86,4 kg di Co2, pari alla Co2 emessa durante un viaggio su un’automobile di media cilindarata tra Milano e Bologna (andata e ritorno).
Un utente che invia mensilmente 500 e-mail (da 1Mb) a fine anno avrà collezionato una emissione di 114 kg di Co2. Un navigatore che invece vede 100 video su Youtube in un mese a fine anno avrà emesso 43,2 kg di Co2. Il computo totale arriva così a 243,6 kg di emissioni climalteranti ogni anno. Con Co2web è possibile compensare l’impatto ambientale delle nostre navigazioni tramite la posa di alberi in Italia, all’interno di boschi urbani.
Rete Clima è un ente no-profit che propone azioni concrete in campo ambientale per la promozione della sostenibilità e il contrasto al cambiamento climatico: in particolare attraverso specifiche attività nel campo della valutazione e gestione delle emissioni di Co2eq collegate ai consumi e alle produzioni di aziende e pubbliche amministrazioni, al fine di diminuirne l’impronta climatica.
(adnkronos.it)