Magazine Media e Comunicazione

102 minuti nelle Torri

Creato il 22 maggio 2011 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

102 minuti nelle Torri11 settembre 2001. Immagini drammatiche, impresse per sempre nella nostra memoria.

A quasi dieci anni da quella tragedia, a Ulisse il piacere della scoperta , Rai3, la cronaca di  ciò che è accaduto nelle torri in quei centodue  minuti, dal momento dell’impatto, al crollo.

Solo 102 minuti di  panico, dolore, paura, sensazioni documentate da immagini sconvolgenti, una fra tutte, emblematica, conserva per sempre la corsa di un uomo nel vuoto. Un corpo che si lascia cadere, nell’illusione di allungare la propria vita di un attimo. Un corpo, scomposto nella sfera

102 minuti nelle Torri
dell’aria, che sintetizza, precipitando a testa in giù, il viaggio sopra la terra verso la terra. È uno scatto del fotografo Richard Drew. È infatti lui l’autore della foto simbolo dell’11 settembre. Così a partire da questa foto, Alberto Angela ci racconta quei 102 minuti che due aerei di linea, dirottati da alcuni terroristi, schiantandosi contro le Torri Gemelle di New York  hanno fatto crollare al suolo,  causando la morte di 2.749 persone.

102 minuti nelle Torri
11 settembre 2001, un giorno qualsiasi,  una bella giornta, fa caldo, come ogni giorno migliaia di persone arrivano alle Torri.  Impiegati, centralinisti, camerieri, segretarie,  persone che lavoravano  negli uffici, ma anche dei turisti che come ogni giorno raggiungevano il punto di osservazione al centodecimo piano. Esseri umani  che usano gli ascensori e in 65″, in  un veloce brivido, si trovavano a  420 metri di altezza, dove  un ristorante, il più grande del mondo, si affacciava su un panorama unico. Quell’ultima mattina, nella piazza sottostante, cominciano i preparativi per il concerto della sera…Una città,  nella città, brulicante di vita. Orgoglio e simbolo dell’impresa, della potenza e del capitalismo americano.  Due tecnologici parallelepipedi, altissimi, che oscillavano al vento e svettaano  nel cielo.

11 settembre 2001,  nessuno si accorge di quello che sta per accadere, la giornata è splendida, le Torri riflettono i raggi solari, argentee nella loro bellezza architettonica. 8.46 il primo impatto. Uno scoppio enorme, un aereo colpisce

11_settembre_460
la Torre nord, centinaia di morti subito, l’aereo va in pezzi, l’incendio si sviluppa e si tasforma in un muro di fuoco, la torre trema, 1000 persone sono intrappolate, non possono scappare, comincia l’inferno. Chi può inizia la fuga, mentre il fuoco rende difficile la respirazione, la gente terrorizzata corre, ma negli ultimi piani è in trappola, iniziano le telefonate in cerca di aiuto mentre il fuoco divampa. Ecco le drammatiche parole di addio ai familiari, un “ti amo, ti amo” prima del silenzio, un “pensa ai bambini” prima dell’interruzione finale…l’edificio oscilla, urla, disperazione e paura. Ecco alcune testimonianze di quelli che si sono salvati. Molti c’è l’hanno fatta a mettersi in salvo, altri hanno capito di essere in trappola e che non c’era via d’uscita.

E alla Torre Sud? Non tutti si rendono conto dell’accaduto, la confusione è enorme, le telefonate si intrecciano, per abbandonare il grattacielo bisogna scendere a pianterreno, solo un ascensore è diretto. I sistemi di isolamento non funzionano. La gente cominca a correre freneticamente, i soccorsi stanno arrivando e allora c’è chi decide di attenderli, altri cercano di raggiungere le scale, altri salgono su, in alto ma le porte di emergenza sono bloccate. Non ci sono comunicazioni, tutto è così imprevisto, surreale, la sensazione è quella di abbandono nel caos generale. Sono le 9.02 finalmente viene dato l’ordine di evacuazione proprio mentre il secondo aereo la colpisce, un boing sventra otto piani, l’urto è devastante tra fumo e fiamme. É evidente non si tratta di incidente è un attacco deliberato. Altri aerei  assaltano gli Stati Uniti, un aereo alle 9.37 piomba sul Pentagono, il luogo piû protetto al mondo,   64 passeggeri e 100 dipendenti muoiono. 10.11 un altro aereo si schianta al suolo fallendo il bersaglio della missione. Nel frattempo i vigili del fuoco e i poliziotti sono al lavoro e si rendono protagonisti di atti eroici.

102 minuti nelle Torri
Il mondo si ferma, gli occhi incollati su verso l’alto, mentre i soccorsi cercano di trarre in salvo le persone, convinti di poter domare l’incendio, le persone cominciano a gettarsi dalle finestre, rumori sordi, inquietanti, lugubri…gente ustionata che corre nell’atrio verso la salvezza…ancora nessuno pensa ad un possibile crollo. L’aria è irrespirabile, fumo, macerie e qualcuno grida dentro l’ascensore… non si può uscire all’esterno perché dall’alto piovono detriti e cadono corpi…200 persone si sono lanciate nel vuoto in cerca di una via d’uscita.

Siamo al momento culminante, alle 9.58 la torre nord  si affloscia e un minuto dopo crolla anche l’altra. È la fine. In strada la gente é sconvolta da ciò che vede.  102 minuti dopo del World Trade Center restano soltanto macerie.

102 minuti nelle Torri
Oggi a distanza di dieci anni, dopo la morte di Osama Bin Laden, ritenuto la mente dell’attacco terroristico più sanguinoso della storia, ritornano vive e attuali le drammatiche immagini di quei giorni. Ora ê tempo di ricostruzione, altre torri saranno il volto nuovo di New York, una nuova tensione ottimistica, verso il futuro s’innalzerà da terra. Ogni anno l’11 settembre due fasci di luce ilumineranno la piazza.  La vita continua, anche se nessuno dimenticherà mai, alcune scene di quel giorno. Un orrore assoluto, documentato dalle immagini  diffuse dalle televisioni di tutto il mondo, rimaste impresse  nella nostra memoria.  Un giorno entrato per sempre nei libri di storia. Un giorno che conta 2.749 vittime. Quello che conta è che dietro ognuno dei 2.749 morti delle Torri Gemelle c’è una storia, una famiglia, degli amici, degli affetti ed è ad essi che questa puntata di Ulisse, con grande sensibilità é stata dedicata.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

COMMENTI (1)

Da babulena
Inviato il 30 settembre a 16:09
Segnala un abuso

La cronologia di un evento sconosciuto non serve a nulla a se non alla paura. Nessuno ricorda la torre 7, caduta dopo le due famose gemelle, senza che nessun aereo abbia impattato. Neppure Obama ricorda questo stranissimo episodio. Provate a pensare: perché è caduta le terza torre senza che fosse colpita da un qualche aereo. cercando la risposta forse troverete qualcosa di più interessante di una inutile commemorazione della paura.