Non so voi, ma io stò pensando di andare a vedere il film di questo romanzo nel w.e. Se avete seguito un pò il percorso degli Oscar 2014 avrete saputo anche che è stato uno dei grandi favoriti, a cui sono stati consegnati 3 premi Oscar (oltre alle svariate nomination) e un Golden Globe. Chiaramente tra libro e pellicola non tutto può essere trasposto, quindi il romanzo -che è l’autobiografia dello stesso protagonista- è sicuramente un must da avere.
Editore Newton & Compton Editori
ISBN 9788854160620
Pagine 384
Prezzo
€ 9.90 copertina rigida
€ 4.99 ebook
Uscita 6 febbraio 2014
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12 anni schiavo
Solomon Northup
Solomon Northup, un uomo nato libero, fu rapito a Washington nel 1841, e fatto schiavo per dodici, interminabili anni.
In queste memorie, pubblicate per la prima volta nel 1853, troviamo tutta la sua storia: mentre si trovava a Washington con due sconosciuti che gli avevano proposto un ingaggio come violinista, venne assalito nel cuore della notte, drogato, legato e trascinato al mercato degli schiavi. Lì fu subito minacciato: se avesse rivelato di essere nato libero, sarebbe stato ucciso. Iniziarono così dodici anni di schiavitù, di violenze, brutalità e sofferenze senza fine. Solomon capì che gli schiavi valevano meno del bestiame: potevano essere picchiati, costretti a lavori massacranti, potevano morire nella completa indifferenza. Lui stesso venne assalito con un’ascia, minacciato di morte, fu costretto a uccidere per salvarsi. Poté vivere sulla sua pelle una delle pagine più nere della storia d’America, la piaga nascosta dietro la splendente vetrina del Paese che cresceva e abbatteva ogni confine. Poi, al culmine della disperazione, Northup incontrò un bianco completamente diverso dagli altri. A lui Solomon affidò una lettera indirizzata a sua moglie e da quel momento tutto cambiò.
Solomon Northup
Afroamericano, nacque libero all’inizio dell’Ottocento a Saratoga Springs, nello Stato di New York. Venne rapito nella città di Washington e venduto come schiavo. Cambiò diversi padroni e lavorò nelle piantagioni in Louisiana per 12 anni prima della sua liberazione. Il racconto autobiografico di quella drammatica esperienza è convogliato nel libro 12 anni schiavo, pubblicato nel 1853, diventato uno dei capisaldi della letteratura americana.