Presentato un anno fa al Toronto International Film Festival, dove fu accolto da una reazione entusiastica e si aggiudicò il People’s Choice Award, 12 anni schiavo, terzo lungometraggio del regista britannico Steve McQueen, si è rivelato uno dei titoli più acclamati del 2013: la struggente epopea dell’afro-americano Solomon Northup, impersonato da Chiwetel Ejiofor, un violonista di Saratoga Springs che nel 1841 venne sequestrato, venduto come schiavo e costretto ad attraversare un doloroso calvario durato ben dodici anni, lavorando nei campi di cotone nei pressi di New Orleans, fra soprusi e umiliazioni, nella speranza di poter riacquistare l’agognata libertà.
La paradigmatica vicenda di Solomon, basata su una storia vera, ha attirato l’attenzione di Steve McQueen e del co-produttore Brad Pitt, artefici di una pellicola che ha riscosso uno straordinario successo di critica e di pubblico, con circa 190 milioni di dollari d’incasso al box-office internazionale ed oltre 20 milioni di spettatori. McQueen, già autore di due opere spiazzanti e dalla fortissima impronta stilistica, ovvero Hunger e Shame, con 12 anni schiavo ha firmato il suo film più “classico”, ma percorso tuttavia da un’intensità ed un’energia in grado di scuotere lo spettatore nel profondo, in virtù di una messa in scena rigorosa ma estremamente raffinata nella costruzione di ogni singola inquadratura e di grande impatto emotivo.
Alla scorsa edizione degli Academy Award, 12 anni schiavo ha ricevuto tre premi Oscar su nove nomination: miglior film, miglior sceneggiatura adattata (John Ridley) e miglior attrice supporter per l’esordiente Lupita Nyong’o grazie al ruolo di Patsey, una giovane schiava tormentata dalle sgradite attenzioni del violento Edwin Epps, a cui presta il volto con inedito sadismo un formidabile Michael Fassbender. 12 anni schiavo ha vinto anche il Golden Globe come miglior film drammatico, due BAFTA Award (miglior film e miglior attore per Chiwetel Ejiofor), uno Screen Actors Guild Award per la Nyong’o e decine di altri riconoscimenti in tutto il mondo, a consacrazione del valore di un’opera di altissimo livello.
Grazie a BIM Film, che ha portato il film di Steve McQueen in Italia, 12 anni schiavo è ora disponibile in home-video in formato Dvd e Blu-Ray, in un’edizione che restituisce appieno la qualità visiva della pellicola, caratterizzata dalla suggestiva fotografia di Sean Bobbitt. Nella versione Dvd sono inclusi, come contenuti extra, il trailer del film e due featurette, dedicate rispettivamente al team della produzione e alle musiche: il primo backstage illustra l’accurato lavoro di ricostruzione d’epoca dell’America di metà Ottocento, con interviste a Steve McQueen e ai curatori delle scenografie e dei costumi; il secondo speciale è dedicato invece alla realizzazione della splendida colonna sonora da parte del compositore tedesco Hans Zimmer.
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