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127.2. lui non era bello

Creato il 05 novembre 2014 da Mavi

Visto da lei ...Lui non era bello, la prima volta che l’ho visto, un po’ impacciato, un po’ curvo sulle spalle, mi ha dato l’idea di un uomo insicuro, poco sereno. Un uomo giovane, di bassa statura, un bel sorriso, uno sguardo buono.Quando l’ho incontrato io ero un po’ indurita, avevo appena chiuso una storia importante, ma ero sicura di me,  carica di autostima. Andavo incontro alla vita speranzosa e sorridente. Ho cominciato a frequentarlo perché mi piaceva il modo in cui mi guardava, il modo in cui mi ascoltava, affascinato da me, dal mio corpo e dalle mie parole. Non avrei scommesso due lire su quella frequentazione, ero convinta che non ci saremmo visti più di un paio di volte. Ero andata via dal primo incontro quasi annoiata, ma qualcosa mi diceva che avrei dovuto accettare un altro appuntamento. Non ero molto interessata a lui, ma più ci parlavamo e più scoprivamo di capirci, di intenderci facilmente. Era tutto così naturale! Quante affinità! Quell’uomo insicuro cominciava ad alzare le spalle, a ridere di più, ad apparire più sereno, più piacente. Ad ogni incontro, cresceva la curiosità e la voglia di ridere, dio quante risate ci siamo fatti assieme! Insieme tornavamo adolescenti, drogati di noi e della nostra libertà, del nostro modo di ironizzare su tutto e tutti. Ci sentivamo migliori. Poi lui ha cominciato a raccontarmi delle sue storie, dei suoi fallimenti in amore, delle sue speranze e della donna per cui stava male. Va bene, ci può anche stare, si confida, vuol dire che con me si sente libero di essere se stesso, questo mi piace. Allora perché inizio a non sentirmi più tanto forte, tanto sicura? A pensarci bene, dice delle cose che non mi piacciono. Dice che i rapporti passati li ha rovinati lui, che non è bravo ad amare, che anche la donna per cui sta soffrendo non ha tutti i torti ad averlo allontanato: gli ha inflitto la peggiore delle pene, il silenzio, e solo perché lui non è stato in grado di farle capire quanto la ama. No, questo proprio non mi piace. Non mi piace più che nei nostri incontri si parli di lei, no non va. Eppure stiamo diventando più intimi, i momenti che trascorriamo insieme sono più intensi, facciamo l’amore con i corpi, con gli occhi ed anche con il cuore. Lui si mostra sempre più sicuro, io comincio a vacillare, mi dice di non innamorarmi di lui, di non farlo, che lui ha fatto soffrire già altre donne, che non è in un buon periodo. Io quasi mi arrabbio, il mio orgoglio mi risveglia: ma cosa dice? Ma io non ci avevo proprio pensato ad innamorarmi di lui, non l’avevo messo in conto, manco mi piaceva! Trascorrono i primi mesi ed i nostri ruoli cominciano a cambiare. Io mi lascio andare, inizio a credere che il nostro rapporto non sia inquadrabile, è “oltre” ogni definizione di amicizia, di amore. Pensavo: che mi importa se muore d'amore per un'altra, se ogni tanto ha nostalgia del passato, cosa conta se crede che io sia solo una confidente allegra e disinibita? Invece conta, e conta soprattutto da quando una sera mi dice: Ehi, ma mica mi ami? L'ho guardato fisso negli occhi, mentre provavo a trattenere le lacrime, 'MICA MI AMI?' Le sue parole rimbombavano nella mia testa, mentre lui si allontanava. Ma chi cazzo si crede di essere questo? Ma chi pensa di avere davanti? Ma come mi tratta? L'adolescente che si è presa una sbandata per uno che se la voleva solo scopare? Ma che sta succedendo? Io quest'uomo manco lo volevo incontrare la seconda volta, a me manco mi piaceva, ma che si è messo in testa? Adesso ci penso io a sistemare tutto, a farlo scappare. Gli dico che lo amo, così lo saluto una volta e per tutte, così scappa a gambe levate il 'latin lover'. Alla fine è lui che vuole vedermi, alla fine è lui che ha scelto me, insomma, se ci frequentiamo da diversi mesi è perché insieme stiamo bene. Perché si ostina a ripetermi che non mi ama e che io non devo amarlo, perché? Basta, adesso basta giocare con me, glielo dico. Ci vediamo, e in un momento di intimità parto in quarta: <Come potrei non amare uno con cui scopo da dio, rido, mi emoziono, uno che mi vuole sentire ogni mattina, mi vuole vedere appena possibile, come potrei? Credi che le tue inutili parole, cattive, le tue "passioni" per le altre donne, le tue chiacchiere, i tuoi sfottò mi possano fermare? Le cose stanno così nonostante tutto, nonostante TE! >  Ecco, gliel'ho detto! Ma adesso che faccio? Adesso scappo e non mi faccio più sentire e vedere, scappo perché forse c'ha ragione lui, perché forse ... Non lo so. Chiamo la mia amica Chiara e ci beviamo una birra, basterà poco per dimenticarlo, tanto non l'amo.

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