Il 13 dicembre 1979 Arabia Saudita, Emirati Arabi, Qatar e Venezuela decisero di aumentare il prezzo del petrolio di sei dollari al barile.
Questi Paesi, a distanza di oltre vent’anni, continuano a figurare nella top 20 delle nazioni con maggiori riserve certe di petrolio. La conseguenza è che questi Paesi mantengono una grande influenza sull’economia mondiale.
N° Paese Milioni di barili (bbl) % sul totale Vita media residua
1 Arabia Saudita 264.500 19,1% 72,4
2 Venezuela 211.200 15,3% 193,7
3 Iran 137.000 9,9% 88,4
4 Iraq 115.000 8,3% 126,9
5 Kuwait 101.500 7,3% 112,1
6 Emirati Arabi Uniti 97.800 7,1% 94,1
7 Russia 77.400 5,6% 20,6
8 Libia 46.400 3,4% 76,7
9 Kazakhstan 39.800 2,9% 62.1
10 Nigeria 37.200 2,7% 42,4
11 Canada 32.100 2,3% 26,3
12 USA 30.900 2,2% 11,3
13 Qatar 25.900 1,9% 45,2
14 Cina 14.800 1,1% 9,9
15 Angola 13.500 1,0% 20,0
16 Brasile 14.200 1,0% 18,3
17 Algeria 12.200 0,9% 18,5
18 Messico 11.400 0,8% 10,6
19 Norvegia 6.700 0,5% 8,5
20 Azerbaijan 7.000 0,5% 18,5
Resto del mondo 81.200 6,1% *
Totale 1.383.200 100% 46,2
46 Italia 1.000 0,10% 25,0
N.B. La tabella si riferisce all’anno 2010. I volumi si riferiscono alle riserve certe. Sono escluse le stime ufficiali delle sabbie bituminose canadesi (pari a circa 143.300 milioni di barili) relative ai progetti oggetto di sviluppo attivo, ai liquidi separati dal gas naturale e ai liquidi condensati dai gas naturali. Per vita media residua si intende la stima della durata delle riserve ai ritmi di estrazione dell’anno 2010.