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13 febbraio 2011 UNA DOMENICA NON QUALUNQUE

Creato il 16 febbraio 2011 da Silvie

13 febbraio 2011 UNA DOMENICA          NON QUALUNQUEUNA DOMENICA “NON QUALUNQUE” DI FEBBRAIO

Una cosa è chiara: certamente le donne ravennati che avevano organizzato la manifestazione contro la Repubblica del BUNGA-BUNGA e per restituire dignità a tutte le donne, non avevano previsto la folla che ha invaso la centrale Piazza del Popolo di Ravenna domenica pomeriggio 13 febbraio, davvero una domenica NON QUALUNQUE: si è calcolato approssimativamente una presenza di quasi 2.000 persone tra uomini e donne, giovani e meno giovani, che hanno riempito la piazza contro ogni previsione e hanno fatto da grande cornice alla performance delle operaie OMSA di Faenza nelle loro belle divise rosse, donne in difesa del posto di lavoro che quanto a dignità e impegno civile non hanno niente da imparare, anzi hanno tutto da insegnare ai Signori che reggono ormai da troppo tempo le sorti del nostro sfortunato Paese e che danno ogni giorno spettacolo, loro sì dei loro vizi privati, nella assenza totale di pubbliche virtù. Moltissima la presenza delle donne di Faenza e Bagnacavallo, oltre a tanti uomini della cui partecipazione non possiamo che rallegrarci: non tutti sono così!! Quindi grande successo del Movimento “SE NON ORA QUANDO” che ha saputo coagulare le varie anime femminili e femministe che hanno risposto con entusiasmo in un arco di tempo molto breve (miracoli della RETE)  e hanno partecipato da tutta la provincia di Ravenna, e da tenere conto che anche Lugo faceva in contemporanea la stessa manifestazione. Noi donne di Faenza che ci riconosciamo nel gruppo “194donne” auspichiamo che questo successo diventi la molla per mantenere dei presidi, sia a livello locale che nazionale sempre sul tema della difesa della dignità e dei diritti delle donne, perché da ora in poi cambi davvero qualcosa a livello politico e non solo nei rapporti interpersonali Donna – Uomo; facciamo in modo che da qui in poi anche le giovani generazioni che oggi vivono un momento buio di precarietà abbiano finalmente la speranza di una giusta vita lavorativa e di relazioni più gratificanti, al di fuori di ogni squallido commercio.

Cinzia

Norma

Matilde


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