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14. Cosa avevano le tue parole

Creato il 26 settembre 2011 da Fabry2010
14. Cosa avevano le tue parole

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Bisognava decidersi. Lessi tutti i libri su quella che sarebbe sta la mia scelta, l’unica possibile.
Se volete dare di nuovo un messaggio all’Occidente, deve essere un messaggio di amore, un messaggio di verità.
Fui conquistato dalla sua orazione, i brividi percorrevano il corpo, li sento ancora adesso.
Ci deve essere una conquista – la folla comincia ad applaudire -, per favore, per favore, per favore, per favore. Questo interferisce con il mio discorso, e interferisce anche con la vostra comprensione.
C’era qualcosa, in quelle idee, che non avevo mai sentito, o meglio, avevo letto solo nel vangelo.
Voglio catturare i vostri cuori e non voglio ricevere i vostri applausi.
Ero sicuro che che la violenza non avrebbe giovato, ma solo fatto scorrere sangue su sangue.
Che i vostri cuori battano all’unisono con le mie parole, e io credo che il mio lavoro sarà compiuto.
Guai a confondere non violenza e codardìa: è roba per forti, gente che ha radici profonde e sa che non saranno sradicate.
Voglio lasciarvi con il pensiero che l’Asia debba conquistare l’Occidente.
La resistenza è l’arma più potente, l’unica capace di cambiare, di convertire il cuore del nemico.
Poi, la domanda che mi ha fatto un mio amico ieri: Se credevo in un mondo unico? Certo, credo in un mondo unico.
Sei un illuso, Martin, vuoi portarci alla rovina. Vesti elegante come i bianchi, parli la loro stessa lingua, adotti le loro consuetudini.
Come posso fare diversamente, quando divento erede di un messaggio di amore che questi grandi, inconquistabili maestri ci hanno lasciato?
Sei un fallito, Martin, reverendo azzimato al servizio del padrone bianco.
Potete esprimere questo messaggio di nuovo ora, in quest’era di democrazia, nell’era del risveglio dei più poveri dei poveri, potete esprimere questo messaggio con maggiore enfasi.
E’ finito il tempo di subire, Martin, disprezzo la tua politica delle mezze misure, delle frasi buone solo a sollazzare i gonzi, a tenerli stretti alla catena.
Poi completerete la conquista di tutto l’Occidente, non attraverso la vendetta, perché siete stati sfruttati, e nello sfruttamento voglio ovviamente includere l’Africa, e spero che quando vi rincontrerete in India la prossima volta, ci sarete tutti.
Solo prendendo il potere potremo raggiungere lo scopo.
Spero che voi, nazioni sfruttate della terra, vi incontrerete, se a quell’epoca ci saranno ancora nazioni sfruttate.
E il potere si raggiunge con la forza e la violenza, contrapposte a quelle del padrone bianco.
Ho forte fiducia che se unite i vostri cuori, non solo le vostre menti, e capite il segreto dei messaggi che i saggi uomini d’Oriente ci hanno lasciato, e che se veramente diventiamo, meritiamo e siamo degni di questo grande messaggio, allora capirete facilmente che la conquista dell’Occidente sarà stata completata e che questa conquista sarà amata anche dall’Occidente stesso.
Dove la incontrai, dove incrociai i suoi occhi?
L’Occidente di oggi desidera la saggezza. L’Occidente di oggi è disperato per la proliferazione della bomba atomica, perché significa una completa distruzione, non solo dell’Occidente, ma la distruzione del mondo, come se la profezia della Bibbia si avverasse, e ci fosse un vero e proprio diluvio universale.
Cosa mi conquistò fin dal primo momento? Il sorriso, l’espressione appassionata.
Voglia il cielo che non ci sia quel diluvio, e non a causa degli errori degli umani contro se stessi.
Mi leggevi dentro, fu la prima volta che mi sentii capito, non c’era niente che potessi nascondere di me.
Sta a voi consegnare il messaggio al mondo, non solo all’Asia e liberare il mondo dalla malvagità, da quel peccato.
Cosa avevano le tue parole per convincermi che non potevi non essere mia moglie?
Questa è la preziosa eredità che i vostri maestri, i miei maestri, ci hanno lasciato.



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