Il 14 maggio 1955 fu sottoscritto a Varsavia il Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza (Договор о дружбе, сотрудничестве и взаимной помощи) tra nazioni appartenenti al blocco europeo dei paesi del Socialismo reale, trattato elaborato dal segretario del Pcus Nikita Chruščёv come risposta alla NATO (North Atlantic Treaty Organization), istituita già nel 1949 e che il 6 maggio 1955 aveva visto l’ingresso della Germania Ovest. I paesi che aderirono immediatamente al Patto di Varsavia furono: Albania (che ne uscì formalmente nel 1961 dopo la crisi di rapporti tra Cina e Unione Sovietica e poi ufficialmente nel 1968), Bulgaria, Cecoslovacchia, Polonia, Romania, Ungheria e Unione Sovietica. La Germania Est aderì nel 1956, lo stesso anno in cui l’Ungheria stava per uscirne, in seguito alla rivolta stroncata poi dall’Armata Rossa dal 4 al 10 novembre 1956. Dopo il crollo del Muro di Berlino del 9 novembre 1989, la caduta dei regimi comunisti e la riunificazione della Germania del 1990, con conseguente uscita dal Patto della Germania Est non più esistente, il trattato non ebbe più senso e il 1º luglio 1991 venne firmato a Praga il protocollo ufficiale di scioglimento del Patto di Varsavia.
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