Regina di spade
V come vittoria, se poi consideriamo che le iniziali della più grande schermitrice di tutti i tempi sono V V allora possiamo vagamente immaginare il suo palmares sterminato. Sono convinto che nemmeno Valentina Vezzali ricordi con esattezza quante medaglie abbia vinto.
Maria Valentina Vezzali nasce il 14 febbraio 1974 e nessuno mi dica di essere poco galante nel sottolineare l’età, è solo per ribadire quanto sia duraturo il dominio dell’Highlander di Jesi nel fioretto.
A 6 anni si iscrive al Club scherma Jesi, il primo titolo lo vince nel 1983, con il maestro Ezio Triccoli nel trofeo Fumi, categoria “prime lame”. Nella categoria “cadette” inizia a imporsi a livello mondiale già dai 15 anni, vincendo 3 ori consecutivi. Crescendo aumenta anche la fame di vittoria della Vezzali, da “under 20” si aggiudica: una medaglia di bronzo (1990), una d’argento (1992) e due d’oro (1993 e 1994) ai Mondiali, due medaglie d’oro (1992 e 1993) agli Europei; inoltre conquista tre volte la coppa del Mondo (dal 1992 al 1994). Salta le Olimpiadi di Barcellona 1992, considerata troppo giovane, anche se di talento indiscusso. Dall’argento individuale alle Olimpiadi di Atlanta 1996 con l’oro a squadre della stessa edizione Valentina non smette più di vincere. E’ quasi ingiusto sintetizzare le sue battaglie vinte con il sudore e una concentrazione e determinazione uniche al mondo in poche righe, ma la forma scritta dell’articolo sarebbe inappropriata, meglio una sezione enciclopedica. Il palmares della Vezzali comprende: 2 Europei “juniores”; 3 Mondiali “cadetti”; 3 Coppe del mondo “juniores”; 2 ori al Mondiale “juniores”, 1 argento e 1 bronzo; ai Campionati italiani assoluti 15 ori, 2 argenti e 1 bronzo, a squadre 12 ori, 2 argenti e due bronzi; 2 ori ai Giochi del Mediterraneo individuali (2001 e 2009); alle Universiadi 4 ori individuali, 1 a squadre e 3 argenti a squadre; agli Europei nella categoria individuale 1 bronzo, 5 ori e 3 argenti, nella categoria a squadre 1 bronzo, un argento e 6 ori, 4 consecutivi (dal 2009 al 2012); ai Mondiali individuali 3 bronzi, 2 argenti e 6 ori, 3 argenti e 7 ori a squadre; alle Olimpiadi nella categoria individuale 3 medaglie d’oro consecutive a Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e un bronzo alle più recenti del 2012 a Londra; a squadre 1 bronzo a Pechino 2008 e 3 ori ad Atlanta, Sydney e Londra, ciliegina sulla torta le 11 vittorie in Coppa del mondo, un vero record che consta di ben 78 vittorie.
La Vezzali è una vera furia per le avversarie, trasuda grinta, ogni assalto vincente lo sottolinea con urla che tendono ad innervosire, se non a spaventare, le avversarie; certo è una tattica che usano in molte, ma quelle lanciate dall’atleta delle fiamme oro sono davvero potenti, se poi consideriamo il suo peso, soli 53 kg, davvero fatico a capire come faccia a parlare dopo nelle interviste. Una moderna Lady Oscar, quando toglie la maschera protettiva e scioglie i capelli biondi per festeggiare l’ennesima vittoria, dotata di immensa tecnica e atleticamente inappuntabile. Aldilà dei successi, la cosa che mi ha colpito di più è il suo rituale, non mi riferisco alle preghiere, ma alle canzoni che usa per caricarsi nel pre-gara: la discografia di Ramazzotti che, pur essendo un cantautore apprezzato, non ha nelle sue corde un ritmo né adrenalinico, né meditativo, ma sappiamo da Gomorra che non tutti seguono ritmi frenetici per caricarsi.
La bionda jesina è un simbolo dell’Italia vincente, oltre che nello sport anche nella vita privata. Ha sposato il calciatore Giugliano con cui ha un figlio, Pietro, a dicembre dopo le Olimpiadi inglesi ha confessato di essere di nuovo in dolce attesa. Nonostante i suoi molteplici impegni è riuscita anche a costruire una famiglia che appare molto serena e non è mai stata lambita da nessuno scandalo, cosa non da poco considerati i tempi! All’inizio molti credevano che la nascita di Pietro potesse coincidere con un suo abbandono dell’attività agonistica invece, grazie alla sua tenacia, la Vezzali è riuscita a mettersi in forma e a fare incetta di medaglie per il suo ricchissimo palmares.
La regina di spade ora si appresta ad entrare in politica, è candidata nelle Marche con Monti, ma già nel 2008 fa scalpore alla trasmissione di Vespa per il suo siparietto con l’allora premier Berlusconi: “Io da lei mi farei toccare!”. Ora si giustifica dicendo di aver usato dei termini tipici della scherma, certo si è attirata la benevolenza di parte del popolo italiano, da sempre diviso in guelfi e ghibellini, quindi le ire degli altri che nelle esternazioni della fiorettista hanno visto una certa simpatia e sintonia con il Cavaliere. Se solo per una puntata di Porta a porta ha creato questo polverone, immaginiamoci ora che è candidata nella sua regione! Sui social network da Twitter a Facebook i commenti si sprecano, ovviamente sono più accalorati quelli contrari verso la neocandidata. Come è ovvio che sia, certi personaggi schierandosi politicamente possono creare quasi dei traumi nei fans che non condividono la loro scelta politica, ricordo che addirittura anni fa qualcuno proponeva goliardicamente su Facebook l’incandidabilità di “eroi” dell’infanzia del calibro di Bud Spencer. Anche in politica comunque la Vezzali lascia il segno ed esprime con chiarezza il suo conservatorismo: ribadisce la sua fede in Dio che, secondo lei, ci “insegna” a non avere legami omosessuali, quindi si pronuncia in favore della famiglia eterosessuale, ritenuta eticamente e moralmente più adatta a crescere la prole, anche se apre a una qualche “forma di riconoscimento per le coppie di fatto eterosessuali”, a differenza della sua compagine elettorale.
Sarebbero tante le domande che mi piacerebbe rivolgere all’inossidabile Vezzali: dal tipo di preparazione atletica che segue, all’alimentazione, alle motivazioni, vero esempio per gli atleti giovani, specialmente calciatori che si perdono o abbandonano alla soglia dei 30 anni, ricordiamo che la Vezzali ha dichiarato di non sospendere l’agonismo nemmeno per l’impegno politico perché mira a qualificarsi a Rio 2016; cosa dire? Complimenti, averne di atlete così! Spero che il palmares della Vezzali diventi ancora più ricco e che la Jesina nazionale non porti via troppo tempo alla pedana per l’attività politica perché personalmente, se dovessi scegliere tra la Valentina sportiva e quella politica non avrei dubbi a scegliere la prima. Auguri!