17 marzo: festa nazionale

Finalmente la decisione è stata presa e al di là degli annunci fatti già le settimane scorse, solo ieri si è avuto la certezza che il 17 Marzo sarà Festa Nazionale. Fabbriche e scuole incluse, tutto il Paese celebrerà il suo 150° compleanno. Il consiglio dei Ministri di ieri ha lavorato ad un decreto per formalizzare questa scelta, ma non sono certo mancati i mugugni. I rappresentanti della Lega Nord infatti hanno votato contro questo provvedimento.Una scelta sofferta quindi che anche Confindustria e il ministro della pubblica istruzione si erano sentiti in dovere di mettere in dubbio. Per fortuna all'interno dello stesso PDL è prevalso il buon senso e l'Italia avrà i suoi festeggiamenti. E' vero che noi siamo un popolo tutto particolare ma in tema di feste nazionali bisognerebbe chiedere ai cugini francesi che il 14 luglio da sempre si autocelebrano; oppure rivolgersi agli amici americani che il 4 luglio festeggiano la loro indipendenza. Di per se è già strano che una data importante come il 17 marzo non sia annoverata tra le altre feste nazionali, poi addirittura opporsi in un'occasione così importante è da Paese incivile. Siamo una Nazione spaccata che però non alimenta un'unità da realizzare. Gli aneliti più rilevanti riguardano tutti quelli che invece vorrebbero un'Italia di serie A e un'Italia di serie B. Il guaio è che gli italiani stessi non ci rendiamo conto che viviamo una serie di minacce separatiste e pensiamo che siano solo parole. Basta guardare invece al federalismo per come lo si vorrebbe realizzare, alle graduatorie regionale per la scuola che sono state proposte, addirittura alla nazionale della Padania che da qualche anno calpesta i campi di calcio. L'anniversario dell'Unità d'Italia dovrebbe essere un monito ad ogni tipo di secessione: cosa direbbe Cavour? cosa farebbe Garibaldi? Come reagirebbero le migliaia di patrioti morti per questa terra? Riflettiamoci e innalziamo il nostro disappunto per un Paese che che non vuole essere più tale!