Circa 180 immigrati sono stati tratti in salvo nel Canale di Sicilia nel corso di due operazioni.
La prima e' scattata dopo una telefonata giunta ieri pomeriggio.
E' cosi' stato individuato un gommone alla deriva con a bordo 87 persone tratte in salvo sotto la regia della Guardia costiera che ha dovuto gestire momenti di forte tensione, poiche' alla vista delle motovedette diversi migranti si sono gettati in mare e sono proseguite nelle ore successive le ricerche per verificare l'eventuale presenza in acqua di altri naufraghi. Dopo la segnalazione del primo gommone, sono state informate subito le autorita' libiche e inviate in zona dalla Capitaneria di porto alcune navi mercantili in transito, una nave della Marina militare italiana e due motovedette della Guardia costiera partite da Lampedusa. Intorno alle ore 20 e' stato intercettato dalla nave Vega il gommone di circa 10 metri, quasi completamente sgonfio; nell'area anche il mercantile e, successivamente, le motovedette. Sedici naufraghi (12 donne, due bambini e due persone che necessitavano assistenza medica) sono stati recuperati immediatamente dalla nave della Marina militare, a bordo della quale e' presente un team sanitario. Gli altri 71 sono stati trasbordati sulle motovedette dirette poi a Lampedusa.
Mentre si svolgevano le operazioni di soccorso, un'altra telefonata ha segnalato un ulteriore gommone diretto verso l'area di ricerca e soccorso maltese. Una motovedetta della Guardia costiera gia' in mare, a cui si e' aggiunto un pattugliatore della Guardia di finanza, ha raggiunto il gommone con 90 migranti a bordo, trasbordati sulle unita' italiane in attesa dell'arrivo dei mezzi di soccorso maltesi ai quali verranno consegnati per il successivo trasporto sull'isola dei cavalieri. "Grande la collaborazione nelle operazioni di soccorso tra Italia e Malta", viene sottolineato.