I ministri di Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, e Portogallo hanno sottoscritto una lettera, invitando la Commissione Europea a presentare una proposta per un target vincolante per l’efficienza energetica al 2030, in vista della prossima revisione di Direttiva sull’Efficienza Energetica a luglio 2014. Kyoto Club invita la Presidenza italiana a schierarsi a favore di questa posizione.
Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo e Portogallo hanno sottoscritto una proposta per un target vincolante per l’efficienza energetica al 2030, in riferimento alla prossima revisione di Direttiva sull’Efficienza Energetica a luglio 2014, inviata al Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, ai Commissari Günther Oettinger e Connie Hedegaard.
I firmatari della lettera attendono il rapporto della Commissione sui progressi verso il target per l’efficienza energetica al 2020.
"L’attuale situazione in Ucraina enfatizza l'importanza di ridurre la dipendenza dalle importazioni di petrolio e gas naturale - si legge nella lettera. Ridurre i consumi energetici attraverso l'efficienza energetica è il mezzo più solido e conveniente per aumentare la sicurezza energetica e ridurre le emissioni di gas serra; c'è ancora un notevole potenziale economico di miglioramento dell'efficienza energetica in differenti settori. Il sistema di scambio europeo delle emissioni (ETS) è attualmente solo in grado di fornire incentivi nel settore energetico e parti del settore industriale, mentre trasporti, costruzioni, commercio, servizi e abitazioni non sono coperti dal sistema ETS.
Pertanto, è necessaria una nuova politica per l’efficienza energetica e un target".
In questo senso, i firmatari di questa lettera condividono che la prossima revisione dei progressi verso il target per l’efficienza energetica al 2020 dovrebbe presentare anche una proposta per un target vincolante per l'efficienza energetica al 2030.
Con questa proposta, infatti, i Ministri sottolineano che l'efficienza energetica deve essere il cuore della politica climatica ed energetica dell'UE al 2030 e oltre che un quadro normativo comune, che comprenda un ambizioso target per le riduzioni di gas serra e un target europeo per le energie rinnovabili.
Kyoto Club invita la Presidenza italiana a schierarsi a favore di questa posizione.
Fonte: Kyoto Club
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