Ieri, 18 marzo 2011, l’ONU ha dichiarato guerra alla Libia (l’avevo previsto qui, eh… eh…), un drone ammericano ha fatto secchi 40 pakistani in ciabatte mentre la nuvola della salute, partita l’11 da Fukushima, ha raggiunto le coste californiane. L’altro ieri, in Canada’, giusto accanto alla casetta piccolina, hanno sversato 73.000 litri di acqua radioattiva in un fiume e i fiori di lilla’ non l’hanno presa bene.
I mainstream dicono 20.000 morti accertati in Giappone, direi che siamo piu’ sui 70.000 (contando anche chi sta in coma o in agonia) e sfioriamo i dieci milioni di contaminati. Milioni di coreani corrono in banca a ritirare i risparmi, milioni di ammericani corrono in farmacia a comperare Ioduro di Potassio che pare sia un toccasana contro la radioattivita’. Poi si dice che le disgrazie rallentano l’economia… non mi pare.
Napoli diventera’ il centro operativo della missione internazionale di bombardamento della Libia. Tutti i leaders europei vogliono esserne i protagonisti: Camerdon in Inghilterra, Sarkazzo in Francia, Mussoloni e’ convocato in tribunale e poi e’ incerottato, se ne tira fuori. Il suo motto e’: fate sesso orale, non fate la guerra. E non si puo’ che condividere.
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