Il weekend pasquale in quel di Lissone, cuore della Brianza, si tinge a stelle e striscie. La 19esima edizione del Torneo Internazionale Juniores, cui in passato ha partecipato gente del calibro di Gallinari, Daequan Cook, Chris Quinn, Aradori, Gordan Giricek e Vladimir Radmanovic, è stata infatti vinta dalla selezione americana di Team US Elite-Select, proveniente dal Maryland. La squadra americana ha vinto tutte le partite per arrivare alla finale, dove ha avuto la meglio per 86-66 sui Crabs Rimini, dopo un primo tempo chiuso un svantaggio e dominato dai tiratori slavi dei romagnoli. La guardia croata Percan e l’ala bulgara Tenchov, mancino, non sbagliano un colpo e puniscono ogni buco della difesa americana. Nella ripresa la partita cambia volto: grazie al talento incredibile delle guardie Justin Edwards, canadese, e Daquan Cook, US Elite rimonta e sorpassa sfruttando proprio i canestri in serie delle loro stelle e una difesa aggressiva che manda in totale confusione Rimini.
Le rotazioni del coach dei Crabs, punitive e insensate, favoriscono gli americani che non sbagliano più un colpo e dilagano meritandosi la vittoria. Per Cook, solo omonimo della guardia degli Oklahoma City Thunder, ci sono 33 punti ed è meritato il premio di Mvp del Torneo, consegnato niente meno che da coach Dan Peterson, presente alla finale. Cook (185 cm, ‘93) nel secondo tempo è letteralmente “on fire” e mette dei canestri in arresto e tiro contro tutta la difesa che non hanno davvero senso (ero presente….). Edwards (192 cm, ‘92) invece ha impressionato per completezza, pulizia di gioco e calma irreale, senza tradire mai un’emozione. Da segnalare come la gara sia stata segnata dalla doppia espulsione dopo pochi minuti di Aquille Carr e Pablo Gamaleri, venuti alle mani. L’uscita di scena dell’insopportabile nano (168 cm, ‘93) degli americani ha infatti tolto di mezzo un giocatore di grande talento individuale ma totalmente estraneo al gioco di squadra e alla fase difensiva.
Al terzo posto ha chiuso la formazione canadese di Ontario - Toronto United Ballers, ormai storica partecipante al torneo. La squadra nordamericana ha perso la semifinale con Rimini e poi ha battuto nella finalina i croati di Rijeka. 87-59 il punteggio finale con Ontario che ha dominato fin dall’inizio mandando in difficoltà gli avversari con una zona 1-3-1 piuttosto semplice ma efficace. In evidenza gli esterni bianchi Presutti (185 cm, ‘92) e Redpath (191 cm, ‘92), ottimi tiratori ma soprattutto buoni atleti e completi. Grande talento la guardia Kadar Marshall (188 cm, ‘92) mentre ha impressionato per fondamentali e mano vellutata il centro di orgini slave Grujic (203 cm, ‘93). Da non dimenticare l’all around mancino Aaron Best (191 cm, ‘92), trionfatore nella gara di schiacciate, premiato dal varesino Phil Goss.
A proposito di schiacciate, notevole Federico Saini (201 cm, ‘92), ala dell’Olimpia Milano in prestito alla formazione di Lissone per il Torneo. Giocatore davvero interessante per atletismo e doti tecniche. A proposito di doti tecniche, da seguire l’all around di Future Stars Praga Martin Krit (202 cm, ‘93), mancino, fisico imponente, con visione di gioco, che ha vinto i premi di capocannoniere e giocatore più completo. Il riconoscimento per miglior giovane è andato a Robert Maljevac (195 cm, ‘95) esterno tuttofare dei croati di Rijeka.
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