Villa dei Misteri
Pompei - Villa dei Misteri - particolare - Foto : Stefano Armellin giovedì 5 gennaio 2012
Soggetto : La Matrona, prologo d'inizio della sequenza pittorica più famosa degli Scavi
In questa Villa ho creato un collegamento singolare. Nel 2001 nacque a Pompei mia figlia Lorenza Mariastefania; una credenza del luogo sostiene che là dove si posa l’ombelico del nascituro si determina il futuro professionale della nuova vita. Così andai a Villa dei Misteri con l’ombelico di mia figlia avvolto nella garza dell’ospedale e lo nascosi dietro una pietra nell’angolo di una stanzetta. A riprova delle ottime condizioni di temperatura, oggi, nel 2012, anche se ristretto, l’ombelico c’è ancora. Voi direte : sono superstizioni. D’accordo, e questo articolo allora cos’è ?
Per comprendere il mistero degli affreschi dobbiamo calarci nella mentalità del tempo. Per ora ci sono solo due interpretazioni. La più accreditata è il culto a Dioniso (Bacco) molto famoso nell’iconografia romana. Divinità importante perché nata da una coscia di Zeus che lì aveva messo il feto. A Bacco si accompagnano Sileni, Satiri e Ninfe che fanno da cornice al culto orgiastico inteso come inno alla vita. Frequente è la rappresentazione del fallo in Pompei, come buon augurio e felicità. Perciò l’altra interpretazione dice del racconto di un matrimonio. Attenzione, chi denuncia i pompeiani antichi come una società di “pornografi” cosa dovrebbe dire della nostra ? Nella visione complessiva di tutta la produzione in affresco possiamo solo constatare la varietà dei temi. Per Villa dei Misteri nessuno ha ancora dato un'interpretazione scientificamente condivisibile del racconto dipinto e alla buona restaurato. Suggerisco al lettore di non considerare questo affresco un evento isolato perché tutti gli affreschi fanno parte dello stesso periodo storico e dell’identico processo creativo. Moltissimi sono al Museo Archeologico di Napoli che ne favorisce la conservazione ma li isola dal loro contesto d'origine dove possono essere meglio compresi. L’autore dell'affresco di Villa dei Misteri è anonimo, cosa comune all’epoca, ma viveva quella dimensione estetica che conferma un dato evidente e non misterioso : l’equilibrio delle linee, la compostezza dei corpi; non solo richiamando il mondo greco fatto proprio dai romani, come i cristiani in seguito faranno proprio il mondo romano ; bensì mettono in luce un dato importantissimo : la salute e la serenità della mente umana che lì viveva.
Pompei - Villa dei Misteri - particolare - Foto : Stefano Armellin giovedì 5 gennaio 2012
Soggetto : immagine conclusiva della sequenza pittorica
2. Il vassoio arriva su un tavolo con tre donne e un attore maturo con la barba. Una di esse solleva per un lembo la tovaglia, l’altra si lava le mani in un catino. Tutto è pervaso da un senso regale e calmo nel ritmo e nel panneggio; i volti trasmettono una serenità olimpica. Ci dicono in un tempo diverso, silenzi che non sono mutati in questi duemila anni, perché la caratteristica dell’eternità è quella d’essere sempre uguale a sé medesima. 3. Due giovani satiri musicisti, uno suona uno strumento a fiato, l’altro probabilmente ha smesso di cantare, ma non la giovane donna di danzare. Una capretta in primo piano e una pecora dietro con il muso accanto al satiro per ricevere il cibo. Sacralità e dolcezza del teatro.
4. Parete centrale a sinistra. Torna l’attore maturo, musico anche lui; una maschera teatrale in alto sembra viva, assistiamo ad una chiara rappresentazione del pranzo che nella sala si consumava. Dioniso-Bacco ebbro ma non sbronzo è una figura armonica con tutto il contesto. Non emerge come divinità superiore perché rientra nel ritmo di una rappresentazione al femminile. 5. Parete centrale a destra. Una figura alata di donna distoglie lo sguardo da un’altra in ginocchio che indica il proseguimento della scena. 6. Quattro donne, sempre giovani e belle. La flagellazione di quella in ginocchio è simbolica, siamo sulla ribalta del mondo antico. Una figura danzante nuda, perché il nudo è un abito di scena ci da le spalle perché sta ruotando. Un esempio riuscito di contrapposto dinamico 1600 anni prima di Michelangelo che rese il contrapposto pittorico ancora più evidente. 7. Due putti grandicelli fanno da cornice ad una scena di acconciatura femminile da donna a donna come accade ancora oggi. L’affresco inizia con un racconto e termina nei capelli dove si esprime meglio la femminilità della donna. Le figure alate ricordano i nostri angeli ; mia figlia Lorenza Mariastefania, che conserva il suo ombelico in un muro di Villa dei Misteri, domenica 8 gennaio 2012, il giorno in cui questo articolo uscirà on line; farà un saggio di danza nella chiesa di Pompei Tre Ponti, interpretando con le sue compagne una figura angelica con le ali bianche; per l'Epifania, il 6 gennaio 2012 ha interpretato l'angelo del Presepe di Gesù Bambino che accoglie i Magi venuti dall'Oriente in rappresentanza di tutti i Popoli del Mondo. Coincidenza ? perciò cari lettori ecco svelato il mistero del dipinto antico : non c’è nessun mistero, la vita, anche quella divina, si racconta alla luce del sole. (2. Continua)
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