Magazine Per Lei
Dunque lo faccio, mi auto-intervisto (e non è nemmeno la prima volta!)
Hai un soprannome? E se sì, ci racconti come è nato?
Per la verità, ne ho più d'uno: koalina, marmotta, scoiattola. Ho il forte sospetto di essere un animaletto piccolo, tenero e pelosetto.
Come è iniziato il tuo blog?
Mi è stato regalato nel 2004: il primo approccio alla rete, che poi è diventata una grandissima componente della mia attività lavorativa.
Da piccolo/a cosa volevi diventare?
Alle elementari, un'archeologa: sogno molto comune. Fortunatamente poi ho cambiato idea; sono sicura che non avrebbe fatto per me aggirarmi fra mummie e scheletri. Preferisco di gran lunga le chiacchiere coi vivi.
Se potessi essere il/la protagonista di un film, chi saresti?
Jo di Piccole donne o Elzabeth Bennet di Pride and Prejudice. Beh, sono personaggi di libri, ma io non vedo molto la tv. E poi sono stati tratti dei film da questi libri!
Cosa fa di un giorno come tutti gli altri un giorno di vacanza?
La possibilità di distrarsi.
La mansione che ti piace di più svolgere al lavoro.
Parlare con la gente.
Qual è la musica che ti fa ballare?
Le canzoni dei Black Eyed Peas!
Una cosa che da piccolo/a ti faceva tantissima paura.
Il terremoto... brr...
Quello che più ti terrorizza ora che sei grande.
"Il silenzio dei giusti", come disse Martin Luther King.
Il libro che regaleresti al tuo migliore amico.
"Il cervello delle donne" di Louann Brizendine. Ma, visto che ce l'ho, per ora lo presto; finché mi torna, voglio dire.
Sei un/una nerd?
Certo che sì!
Qual è lo sport che ti sei rassegnato/a a fare per far finta di non essere un/una nerd?
Yoga. Ma... conta come sport? Mah!
Se tu fossi un pittore, che cosa raffigurerebbero le tue tele?
Volti di donne, fiori e spirali.
Twin Peaks: quale era il tuo personaggio preferito (non per forza quello in cui identificarsi)?
Non mi ricordo i personaggi, ho la memoria di un babbuino morto...
Come sei vestito/a in questo momento? E, se potessi scegliere, cosa indosseresti per tutta la vita?
Pantaloni color fango coi tasconi, maglietta a fiorellini e giubbotto bianco di lino. Scarpe viola col tacco. Se dovessi scegliere qualcosa da indossare per tutta la vita probabilmente direi un vestito di lino chiaro.
Il cibo di cui non riesci a fare proprio a meno.
Carne cruda di fassone battuta al coltello e tiramisù!
Il difetto che più ti fa impazzire nella persona amata.
La testardaggine. (perdonami, amore!)
Descrivi cos'è, per te, un momento di felicità perfetta.
E' la domanda più difficile dell'intervista. Forse posso fare un esempio anziché descrivere cos'è. Dunque. Un momento di felicità perfetta prevede me e il mio amore da soli in mezzo alla natura (mare, montagna, lago fa lo stesso), senza telefoni che squillano, e possibilmente abbracciati e in silenzio.
Stai detestandomi per questa rottura di palle dell'intervista? Ti starò ancora simpatica o hai capito solo adesso quanto posso essere rompicoglioni?
Ammetto di averne le palle piene. Con simpatia :-)
I bambini, sono di sinistra?
Quelli di sinistra, sì. Gli altri a un anno sono già dipendenti dalle scarpine di Prada. Argh! Naturalmente è colpa dei genitori. Un po' tutto, in fondo, è colpa dei genitori...
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