È stato appena presentato un manifesto in cui circa 200 spagnoli, tra uomini di scienza e di legge, richiedono la cessazione dell’utilizzo e della distruzione di embrioni umani: al governo di Spagna viene chiesta la riforma della legislazione in materia di riproduzione umana assistita e di ricerca biomedica, poiché attualmente consente pratiche che si oppongono alla normativa europea e soprattutto alla dignità umana.
Tale manifesto si basa su una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che esclude la possibilità di registrare brevetti comportanti la manipolazione, la distruzione o l’uso commerciale e industriale di embrioni umani.
In particolare, si noti che la attuale legislazione spagnola consente la selezione genetica degli embrioni, la distruzione di embrioni avanzati da cicli di fertilizzazione in vitro o la possibilità di usarli per la ricerca e anche la clonazione. Infine, il manifesto chiede al governo di dedicare sufficienti risorse finanziarie per progetti di ricerca che utilizzano cellule staminali adulte.
Dopo l’ubriacatura di libertarismo, il buon senso torna dunque a farsi strada nella penisola iberica? Speriamo….