Continua il nostro "tour" per riscoprire il 2010. Un appuntamento che proporremo per tutti il periodo estivo (tutti i sabato) e se vi garba continueremo anche una volta finita la stagione. Andremo a ripercorrere il 2010 attarverso i dischi più significativi. Ogni volta presenteremo da 5 a 10 album (alcune volte anche di più) che sono legati da un sottile filo. Le altre volte come filo conduttore abbiamo scelto l'elettronica, la musica classica, il violino, il post-punk, i songwriters stranieri, gli artisti italiani (a cui abbiamo dedicato tre articoli), l'alt-rock, il pop. Questa volta abbiamo scelto come filo conduttore il post-rock: i dischi degli artisti più interessanti che hanno saputo interpretare il genere o che l'hanno saputo "utilizzare" con altre tipologie di sonorità.
HE WHO SAW THE DEEP – ILIKETRAINS. Una mezza delusione. Dopo un bellissimo primo album questo secondo lavoro, nonostante non sia una brutta uscita, è decisamente un passo indietro. Canzoni troppo simili fra loro, anche se non mancano quelle che spiccano (Progress is a Snake su tutte). L’impatto emotivo resta il loro punto di forza e lo si può notare in canzoni come Sea of Regrets. Le atmosfere sono sempre quelle post-rock ma un con un po’ meno vigore rispetto al precedente album.
COME DOWN WITH ME – ERRORS. Interessante Band quella degli Errors che ha nell’elettronica e nel post-rock le sue forti basi per poi espandersi in territori sperimentali e più indie (basti sentire pezzi come Supertribe e Germany). Sorry about the Mess e Bridge or Cloud quelle più degne di nota.
RECITATION – ENVY. Gruppo Giapponese molto alternativo che sforna un ottimo disco sospeso fra il post-rock e il rock un po’ violento e urlato. Peccato per la voce del cantante che non convince del tutto, altrimenti sarebbe stato un vero gioiellino questo album.
BEAUTIFUL – MARLENE KUNTZ + MAROCCOLO + HOWIE B. Progetto sperimentale per i Marlene che si fanno accompagnare dal musicista Maroccolo e dal produttore Howie b che in passato ha collaborato con Bjork e U2. Questo disco come detto in apertura è molto sperimentale perché vede una commistioni di generi fra post-rock, psichedelica e contaminazioni dub con chitarre perennemente distorte e asfissianti. Flowers, In you eyes e Pow Pow Pow a mio parere le migliori
DIESEL DEAD MACHINE – ZERO. Disco post-rock dal suono inasprito con pochi passaggi di elettronica sperimentale, abbastanza scorrevole ma che ha negli interventi vocali il suo punto debole. Buonissima invece la parte musicale.
KNOXVILLE – FENNESZ, DANIELL, BUCK. Solo quattro pezzi, ma che pezzi! Tra l’ambient-heavy-drone, sperimentale e post-rock, questo disco ha delle progressioni pazzesche sino a momenti più claustrofobici e altri quasi impercettibili all’orecchio umano. Ununberwindbare wand and diamond mind due piccoli gioiellini da custodire.
NEW FOUND RESOLUTION – POISON ARROWS. 14 tracce per questo secondo lavoro di questa interessante band che mescola post-rock e alternative. Album che non convince del tutto, alcune tracce un po’ repetitive. Le mie preferite Popular Look, Unveiled in sequence e Tranquil Eyes la canzone che chiude il disco.
MOURNING GOLDEN MOURNING – EF. Gruppo post-rock svedese, voci sussurrate, suoni soft alternati ad esplosioni. Insomma 7 tracce che non fanno male all’udito: album più che convincente.
38° PARALLELO – L’UOMO DI VETRO. Buon album di questa band italiana che si dedica ad un genere che in Italia non è molto diffuso, ovvero quello del post-rock. Un gruppo da tenere sott’occhio che se riesce ad evolversi e a rendersi maggiormente originale potrebbe fare buonissime cose.
Miniplaylist: 1 pezzo per ogni artista/band:
Germania Anno Zero - 38 Parallelo
Longing for colors - Ef
Flawed Acumen - Poison Arrows
Unuberwindbare wande - Fennesz, Daniell, Buck
Load Out - Zero
In your eyes - Progetto beautiful
Running Clouds running in a holy night - Envy
Sorry about the mess - Errors
Progress is a snake - Iliketrains