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2011 Anno Horribilis, 2012 Anno Terribilis?

Creato il 01 gennaio 2012 da Dagored
2011 Anno Horribilis, 2012 Anno Terribilis?
Si è chiuso con il consueto discorso del capo dello Stato, colui che oggi appare riduttivo chiamare ancora presidente della Repubblica, uno degli anni più duri della storia recente dell'Italia, segnato da una crisi economica e finanziaria che, seppure originatasi in anni lontani, ha fatto sentire i suoi morsi più duri proprio nell'anno appena trascorso, ma che minaccia di essere ancora più severa e distruttiva in quello che è appena iniziato.
L'inquilino del Quirinale ha tentato di portare uno spiraglio di speranza al popolo italiano, ma dopo aver ascoltato il cumulo di banalità, che sembra essere del resto il vero compito al quale il presidente della repubblica è demandato, è difficile che il cittadino medio lo abbia colto.
La benedizione presidenziale al governo Monti, quello dei tecnici nominati dallo stesso presidente, e ai sacrifici imposti agli italiani per "salvare la Patria", già prefigurano infatti altri e più pesanti gravami sui soliti noti, anche perché Napolitano si è pure lui soffermato sul recupero dell'evasione fiscale per ridurre il debito pubblico, una favola che viene raccontata da decenni mentre le uniche soluzioni adottate sono poi quelle di tartassare i soliti noti. Un indizio chiaro che il governo non sa bene cosa fare e che di ridurre la spesa pubblica nemmeno si parla, con la sicurezza che la soluzione sarà ancora quella di inasprire la pressione fiscale e vendere il patrimonio pubblico, che poi è la vera imposizione della Ue, della Bce, e del Fmi.
2011 Anno Horribilis, 2012 Anno Terribilis?
Non è del resto un caso che la fase più acuta della crisi sarà governata da un esecutivo nominato dla presidente, invece che formato dalla coalizione vincente alle elezioni generali, e per di più dopo che il governo legittimo è stato affossato dietro ordini venuti dall'estero, dai potenti della Terra, come le indiscrezioni del Wall Street Journal hanno chiarito definitivamente, nonostante le smentite di Napolitano e della Merkel.
A questo è ridotta la nostra bella Italia, ha terra di conquista per gli avidi vicini, che da ormai 500 si servono per i loro scopi di felloni e utili idioti sempre pronti a tradire gli interessi dei loro concittadini pur di perseguire le loro piccole e meschine carriere.
La signora Merkel sa bene che non è l'Italia a minacciare la sopravvivenza della moneta unica, che è nata di salute cagionevole, e che solo la Germania, che con l'euro ha di fatto imposto la propria moneta al resto d'Europa, può farlo, dal momento che è il paese che più ne ha beneficiato in questi dieci anni.
2011 Anno Horribilis, 2012 Anno Terribilis?
Un segno terribile dell'ingerenza straniera, politica e finanziaria, la da l'ennesima non richiesta dichiarazione di quello che fu uno dei "padri dell'euro", quel professor Romano Prodi, già boiardo di stato, presidente del consiglio e presidente della commissione europea, che tanto si è in passato distinto nella liquidazione del patrimonio pubblico e nel preparare il terreno all'offensiva della finanza internazionale.
Parole, quelle di Prodi, che fanno assegnare di diritto all'ex presidente del consiglio il premio faccia di bronzo 2011, ma che devono anche far riflettere sul fatto che certi personaggi, ancorché completamente svergognati dai fatti, ancora si sentono in corsa per arrivare ad occupare le posizioni di poter dalle quali continuare a tramare a danno degli italiani.
Perché sono i fatti a dire, dopo dieci anni dalla sua nascita, che l'euro è stato una maledizione per i cittadini, che in poco tempo hanno visto erodersi il proprio potere d'acquisto senza acquisire nemmeno migliori servizi. Che l'euro avrebbe protetto i consumatori dall'inflazione era una balla, tanto che oggi ci ritroviamo con la benzina oltre le 3 mila lire al litro, 1,7 euro, quando uno dei mantra dei sostenitori della moneta unica sosteneva che l'euro sarebbe stato conveniente proprio perché avrebbe garantito la stabilità dei prezzi delle materie prime.
Oggi tutti possono vedere con i loro occhi che l'euro è stato un'opportunità per pochi e una maledizione per molti, ma non sembra che la cosa susciti particolari reazioni: non ci sono occupazioni di piazza e nessuno sembra neanche nemmeno chiedersi se è proprio sicuro che proprio quelli che in questa situazione ce li hanno portati saranno capaci di portarli in salvo, a cominciare dai media autorevoli, quelli che dovrebbero essere i "cani da guardia" dell'opinione pubblica.

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