2013. Multiplo di tre, quindi porterà fortuna.

Abbiamo iniziato il 2013 in modo un po' malinconico, soli soletti (non è che fossimo proprio in pochi, tra Elisa che giocava ed Attila che ronfava beato sulla poltrona eravamo in quattro).
Capodanno in pigiama sul divano.
Intendiamoci, non siamo ragazzini di sedici anni che ripongono nella serata di Capodanno tutte le aspettative possibili e immaginabili.
Siamo più vicini ai quaranta che ai venti, e -Purulla permettendo- possiamo tirar tardi quando ci pare.
Ma non avere uno straccio di amico con cui stappare una bottiglia a mezzanotte, quello ci ha un po' intristito.
Di amici ne abbiamo, ma abbiamo interessi eterogenei, e avere una Purulla vivace riduce le opzioni alla "cena in casa nostra o di amici", la nostra versione capodannesca preferita anche quando eravamo solo in due.
Ci eravamo quasi organizzati, poi all'ultimo minuto è saltato tutto. E noi siamo rimasti con un palmo di naso.
E soprattutto il vestitino che mi aveva regalato IlMioAmore è rimasto nell'armadio.
So che sono problemi inesistenti, ma volevo iniziare l'anno con un post all'insegna della superficialità.
Tanto per restare in tema, oggi pomeriggio sono andata per negozi in avanscoperta, in vista dei saldi che inizieranno -ufficialmente- sabato.
Gli sconti c'erano già.
Ho trovato un paio di stivali, il mio primo paio di stivali dopo tantissimi anni, visto che quelli con la zip non mi entravano neanche a strizzarmici in perfetto stile Genoveffa con la scarpina di Cenerentola.
Ora che non ho più una prosciutteria al posto degli arti inferiori, posso persino mettermi i leggings, o fuseaux, come si chiamavano trent'anni fa.
Buon 2013 allegro e un po' superficiale a tutti!