Ed ecco le solite ‘previsioni’ sull’anno appena iniziato. Chissà quali saranno quelle giuste e quali no. A fine 2015 tireremo un bilancio.
Italia.
Si sceglierà il Capo dello Stato. Renzi non vorrà una figura capace di fargli ombra. Punto su Padoan anche se la minoranza PD e quella di FI potrebbero allearsi per fare lo sgambetto al Premier e come ai tempi della DC negli anni 50-70 Renzi potrebbe trovarsi un Capo dello Stato diverso da quello desiderato. Con conseguenze anche per il suo governo e per la legge elettorale in fase di approvazione. Berlusconi, seppur indebolito, potrebbe cavarsela. Possibile grazia presidenziale da parte di Napolitano, prima delle dimissioni. Grillo in parte cederà consensi. La Lega ne trarrà beneficio. Salvini rischia di aprire un’Opa sul Centrodestra. Difficoltà per Ignazio Marino a Roma, potrebbe non arrivare a fine anno, suo malgrado.
Europa:
A fine gennaio si terranno le elezioni politiche in Grecia. Al momento Syriza di Alexis Tsipras è in vantaggio. La paura di una ‘vendetta’ dell’Ue potrebbe causare un recupero in extremis del Centrodestra. Probabilmente però la vittoria andrà al leader di Sinistra che, senza maggioranza assoluta, dovrà cercare un accordo con altri partiti. Riuscirà Tsipras ad evitare nuove elezioni? Dipenderà dalla dimensione della sua vittoria. Credo alla fine prevarrà una alleanza Syriza-PASOK-altri di sinistra con annessa richiesta alla UE di rivedere gli accordi per il risanamento. Per i mercati europei si prevedono altalene notevoli. A maggio si terranno le elezioni in Gran Bretagna. I Laburisti di Miliband dovrebbero farcela su Cameron, alla cui destra ci sono i populisti di Ukip che erodono voti. E se prevalesse proprio Farage?
A dicembre infine le elezioni in Spagna. Anche qui c’è un terzo incomodo nella tradizionale sfida tra destra e sinistra. Si tratta di Podemos, una sorta di ‘grillini’ più credibili e ragionevoli. Potrebbero seriamente vincere la sfida contro PP e PSOE e soprattutto nessuna delle forze politiche vincitrici avrà una maggioranza assoluta e quindi dovrà ricorrere ad accordi per poter far approvare i propri provvedimenti. Credo in un governo di minoranza PSOE sostenuto in Parlamento da Podemos. E pure qui per i mercati sarà un periodo difficile.
Mondo
La Russia non se la passa molto bene, la debolezza del rublo, le proteste per il regime autoritario del Presidente, i possibili focolai estremisti in Cecenia. Putin avrà di che occuparsi. La crisi economica potrebbe colpire anche la Cina, con conseguenze nel mondo intero. Altre zone a rischio sono la Nigeria, dove si terranno elezioni politiche. La Turchia, anch’essa in periodo elettorale. Il Venezuela, stretto da una crisi che dura da molti mesi e che potrebbe sfociare in proteste represse nel sangue. Poi c’è la Libia, dilaniata dallo scontro tra parlamento appoggiato dall’Egitto ed i miliziani sostenuti dalla Turchia. Lo Stato Islamico nato in Iraq e Siria continuerà a far parlare di se, con nuovi rapimenti, esecuzioni e soprattutto attentati in giro per il mondo. Infine l’Argentina, che torna al voto a fine anno, tra le proteste di chi non vorrebbe ancora Kirchner al governo.
Società
E poi ancora sarà l’anno dell’EXPO, dei mondiali di nuoto, del lancio del film Cinquanta sfumature di grigio. Nuovi scandali tutti italiani si affacceranno su tg e giornali, assieme ai casi di cronaca nera, da quelli nati a fine 2014 a quelli tutti nuovi e da scoprire sui vari programmi pomeridiani o crime in prima serata.
Per i lutti eccellenti, dovessi fare un nome direi Ciampi.