"Il tuo ultimo disco non era un granché, beccati questa Eminem!"
"Hey, ma io non sono il vero Eminem, non si vede?"
Il primo fatto che salta agli occhi di questo 21 Jump Street non è il Jonah Hill sempre più dimagrito, ormai ce ne siamo già abituati mentre lui intanto forse è ingrassato di nuovo. A jumpare subito in maniera evidente alla vista è il fatto che sia un film tratto da un vecchio telefilm.
"Ma ti pare che ho cominciato la carriera con un preservativo in testa?"
"E allora? Eri pur sempre meno ridicolo che in The Tourist o in Alice..."
Con tali precedenti non certo esaltanti alle spalle, le premesse per questo 21 Jump Street non erano delle migliori. 21 Jump Street è stato un telefilm 80s andato in onda negli Usa tra il 1987 e il 1991 per ben cinque stagioni, con un buon successo in patria. In Italia il serial è stato invece trasmesso da Italia 1 con il titolo I quattro della scuola di polizia ma non mi risulta sia diventato un fenomeno di massa né di culto. Dalle nostre parti, la serie risulta vagamente conosciuta soprattutto per aver lanciato la carriera del giovane Johnny Depp, che già pochi anni addietro aveva esordito nel primissimo mitico A Nightmare on Elm Street. Dove non faceva una bella fine, se non ricordo male… Qualche anno più tardi Depp mani di forbice avrebbe però preso spunto per le unghie affilate proprio da Freddy Krueger. Chissà, probabilmente all’epoca i due si facevano la manicure nello stesso posto.
Premettendo che non ho mai visto la suddetta serie tv 21 Jump Street in questione, mi sembra comunque che in questo film non si sia tentata tanto un’operazione nostalgia, ma si sia preso semplicemente spunto dalla trama del telefilm per creare qualcosa che parli di oggi. L’idea, ottima, della serie è quella di reclutare degli agenti di polizia giovani e infiltrarli in un liceo spacciandoli per studenti normali in modo da catturare degli spacciatori di droga (e nel telefilm immagino anche per altri crimini di natura varia). La storia dell’infiltrato funziona sempre, da Point Break a Fast & Furious, perché è un modo efficace per raccontare un determinato mondo, dal surf alle auto truzzate, attraverso il punto di vista di un esterno che però fa il doppiogioco e poi finirà per farsi catturare anche lui dal fascino di quel determinato mondo e scusate se vi ho spoilerato sia Point Break che Fast & Furious. Anche se il film che mi ha ricordato di più questo 21 Jump Street è Mai stata baciata, commedia romantica in cui Drew Barrymore per scrivere un articolo sui giovani si finge una studentessa e torna al liceo, rivivendo gioie e soprattutto dolori dell’epoca.
Anche applicato al tema liceale, questo è un espediente narrativo parecchio comune. Non quello del poliziotto infiltrato, ma dell’esterno in generale. Capitava ad esempio in Beverly Hills 90210 a Brandon & Brenda, due gemelli montanari provenienti dal Minnesota che da un giorno all’altro si ritrovano catapultati al sole glamour di L.A. e a dover cambiare il loro stile di vita in maniera radicale in quattro e quattr’otto. E ben felici di farlo. Così come succedeva in The O.C., dove Ryan Atwood, ligera che fotteva le auto radio nel quartiere del Chino, veniva pure lui catapultato all’improvviso al sole della California e a vivere in una villa con piscina mega-sborroneria per ricconi.
Senza andare a trovare ulteriori collegamenti con serie varie, torniamo sulla retta via di 21 Jump Street. Nel film ci sono i brevi cameo di alcuni protagonisti del telefilm originale: Peter DeLuise, Richard Grieco e naturalmente Johnny Depp, in quella che, per quanto brevissima, è forse una delle sue migliori interpretazioni recenti. Per il resto, il film è assolutamente indipendente dalla serie tv e quindi godibile da tutti, grandi e piccini e infatti la pellicola ha ottenuto un successo enorme negli Usa e un sequel è già in preparazione. In Italia invece l'hanno proposto praticamente senza promozione in una manciata di salette nel periodo estivo e non se lo sta filando quasi nessuno. Complimenti.
21 Jump Street - il film è un film con venature action e poliziesche leggere. Ma soprattutto, è una comedy molto jump around, jump around, jump around, jump up jump up and get down! Le scene più d’azione infatti lasciano il tempo che trovano. A convincere è soprattutto la parte comica, il bel susseguirsi di battute e di momenti folli e divertenti. Alcuni persino deliranti, come quando i due protagonisti sono “costretti” a calarsi una pasta. Funziona poi molto l’alchimia tra i due protagonisti, i diversissimi Jonah Hill e Channing Tatum. È proprio nella diversità e nel contrasto tra loro due che la pellicola fa quel salto ulteriore da semplice piacevole cazzata da serata cine & popcorn a storia che ha anche qualcosa, almeno qualcosina, da dire. Sulla generazione dei giovani d’oggi in confronto a chi è cresciuto giusto una manciata d’anni prima.
Jonah e Channing, la strana coppia, hanno vissuto il liceo in maniera profondamente diversa: uno era uno studioso sfigato, l’altro era uno sportivo figaccione. Indovinate un po’ chi era chi. Dopo di ché i due entrano in polizia, a sorpresa si stanno simpatici e diventano amiconi. Quando entrambi vengono infiltrati in un liceo per un’operazione antidroga, in pochi anni notano che le cose sembrano essere cambiate davvero parecchio. Gli sportivi non sono più così cool, mentre nerd is the new black. I bulletti non dominano più la high-school e ad esempio prendere per il culo i gay è diventato davvero out. Qualcuno vada a spiegarlo a Cassano… Il liceo è cambiato radicalmente, pare a causa di Glee, e quindi Tatum si sentirà un po’ fuori posto. Anche perché con quel fisico ben poco riesce a confondersi con gli altri 16enni rachitici e brufolosi. Hill non Terrence bensì Jonah ci sguazza invece alla grande in questa high-school rivoluziona e finalmente vede un’opportunità di riscatto sociale e personale, facendo amicizia con il ragazzo cool, interpretato dal fratellino di James Franco ovvero Dave Franco, e magari facendosi anche la bella del liceo, interpretata da Brie Larson, reginetta del cinema indie già mitica nella serie United States of Tara e vista pure in Scott Pilgrim vs. the World. E a proposito… lo sceneggiatore della pellicola è Michael Bacall, sorta di versione maschile di Diablo Cody o di novello Kevin Williamson che ha firmato anche gli script di Project X e del citato Scott Pilgrim e che quindi si conferma sempre più l’uomo giusto per ridare fiato al genere teen americano, negli ultimi tempi un po’ a corto di ossigeno.
Il punto forte di 21 Jump Street di certo è l’intrattenimento, è vero. Però allo stesso tempo riesce anche a essere una (pur minima) riflessione sui meccanismi della popolarità e sui cambiamenti dell’attuale generazione hipster. Le cose probabilmente nei licei americani e pure italiani di oggi non stanno davvero così, però almeno un minimo i Bill Gates, i Mark Zuckerberg e pure i Jonah Hill della situazione hanno contribuito alla nerdizzazione del mondo. Perché ormai, con buona pace dei Channing Tatum, nerd is the new black. (voto 7/10)